Il mondiale in Sudafrica doveva essere quello del riscatto del calcio africano, invece proprio il calcio africano è quello che ha deluso di più. Sei squadre alla fase a gironi: Camerun, Ghana, Nigeria, Algeria, Costa dAvorio e soprattutto i padroni di casa del Sudafrica. Solo il Ghana è riuscito a passare il turno e agli ottavi di finale incontrerà laltra nazionale emergente gli Stati Uniti di Bob Bradley finalisti della scorsa Confederation Cup. Eppure le squadre africane erano affidate ad allenatori di indubbia esperienza come Eriksson sulla panchina della Costa dAvorio, Parreira vincitore del mondiale statunitense nel 94 sulla panchina del Sudafrica e Le Guen lallenatore pluriridato con il Lione a cui era stata affidata la nazionale più tecnicamente preparata il Camerun di Etoo, ma lesperienza di questi allenatori e dei giocatori africani più rappresentativi non è stata sufficiente, proprio perché il limite principale di queste squadre è stata lorganizzazione tecnico-tattica. Ma il calcio africano in questi ultimi anni ha cresciuto grandi giocatori, assoluti protagonisti nei loro club e che oggi conoscono una carriera di livello internazionale; giocatori come Etoo, Drogba, Keïta, Kalou, Baky Koné e Yaya Touré. Hanno deluso molto il Sudafrica protagonista di un record mondiale, ma in negativo essendo per la prima volta lunica nazionale ospitante a non accedere alla fase a gironi, delude anche la Nigeria e i leoni indomabili del Camerun. Non pervenuta lAlgeria in un girone molto equilibrato con Inghilterra, Slovenia e Usa. La Costa dAvorio è quella che si è avvicinata di più alla fase eliminatoria pur avendo avuto un girone di ferro con Brasile e Portogallo, ma la squadra di Eriksson non passa il turno solo per la differenza reti contro il Portogallo che ha costruito la propria qualificazione con il largo 7-0 sulla Corea del Nord. Ora il calcio africano ripartirà dagli errori di questo mondiale dando forse un occhiata a chi la qualificazione se lè aggiudicata tenendo testa a Germania, Serbia e Australia: il Ghana, alla sua seconda partecipazione assoluta ad un mondiale dopo Germania 2006, una nazionale giovane con tanti talenti in erba come Boateng, Asamoah, Muntari, Appiah, Adiyah e Sarpei vogliosi di affermarsi nel calcio che conta.
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MONDIALI: La caduta del calcio africano
Il mondiale in Sudafrica doveva essere quello del riscatto del calcio africano, invece proprio il calcio africano è quello che ha deluso di più. Sei squadre alla fase a gironi: Camerun,.
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