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Moggi: “Ecco perché la Juventus è stata punita…”

L'ex dirigente della Juventus Luciano Moggi, ospite della trasmissione "Tutti pazzi per la Juve" su Radioerre2 ha spiegato i motivi che secondo lui hanno portato il club bianconero a non essere ben.

Mediagol8

L'ex dirigente della Juventus Luciano Moggi, ospite della trasmissione "Tutti pazzi per la Juve" su Radioerre2 ha spiegato i motivi che secondo lui hanno portato il club bianconero a non essere ben visto dalle altre società. "Prima di tutto, cominciamo col dire che noi siamo stati puniti dal fatto che facevamo le squadre senza spendere soldi. Gli altri che spendevano i soldi non ci vedevano certamente bene. A questo dobbiamo aggiungere le morti dell'Avvocato Agnelli e del Dottore Umberto. E praticamente siamo rimasti orfani di padre e di madre. Il che ha fatto scatenare la guerra di successione, tant'è che Andrea Agnelli, uno che capisce di calcio come pochi, non è stato neppure inserito nel Consiglio di Amministrazione, nonostante gli sforzi miei e di Giraudo. Questo è già un fatto indicativo, che la dice lunga. Le squadre di calcio si possono fare anche senza spendere tanti soldi. Basta girare e conoscere giocatori - ha detto Moggi - I club che invece hanno questi signori che mettono soldi in quantità, riescono anche a perdere, questo perché i giocatori non sono presi con il criterio di metterli in un telaio di squadra che possa essere congeniale per loro. Quello che si è spesso verificato fino adesso. Il Real Madrid che compra solo attaccanti è bello, ma resterà sempre una seconda squadra. La prima squadra sarà sempre il Barcellona, che ora con Ibrahimovic si è completato. Le squadre bisogna saperle fare. E chi sa fare le squadre, spesso, spende meno. Chi investe 95-100 milioni molte volte vince meno rispetto a chi ci mette fantasia. Se poi tra dieci anni ci saranno ancora quelli come Moratti e come il Real Madrid che mettono ancora tanti quattrini sul mercato, sarà un bene per il calcio, perché ci saranno sempre più furbi pronti ad approfittarne. Io con Moratti ho fatto lo scambio Carini-Cannavaro, che non era molto attinente alla realtà dei valori. Però l'ho fatto. Magari continuassero ad esserci questi presidenti, perché quelli che s'intendono più di calcio, i più furbi, possono anche fare la squadra a loro spese"