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MICCOLI: “Frasi Falcone? Mi scuserò sempre, ma..”

Fabrizio Miccoli, cui contratto col Palermo è scaduto il 30 giugno scorso, ha parlato a Sportweek delle famose intercettazioni che hanno scatenato la bufera intorno al giocatore. "Era il 13.

Mediagol8

Fabrizio Miccoli, cui contratto col Palermo è scaduto il 30 giugno scorso, ha parlato a Sportweek delle famose intercettazioni che hanno scatenato la bufera intorno al giocatore. "Era il 13 agosto 2011, uno dei pochi giorni liberi dopo un mese di ritiro in Austria. E' stata una cosa detta in macchina, dopo una nottata in un locale, alle cinque meno venti del mattino - ha spiegato l'ex capitano rosanero -. Non ero al telefono. S'è trattato di un'intercettazione ambientale. Non avevo bevuto. Ma il clima era quello lì, insomma, da serata. Non spero niente. Quello che ho detto rimane gravissimo, e mi scuserò all'infinito, con la città e con la famiglia Falcone. E' per questo che durante la conferenza stampa in cui ho cercato di chiarire la situazione non ho fatto cenno a queste cose. Non voglio alibi. Se cercavo di compiacere qualcuno? Non so, non ricordo - ha continuato Miccoli -. Ma non credevo fosse una parola così pesante. Al campo la usavamo tutti, per prendere in giro i compagni, il magazziniere, i preparatori. Fango di qui, fango di là. E' una cosa che ho detto così, stupidamente, senza pensare. Chiedo scusa a tutti".