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LITALIA AMMIRA I ROSANERO…mentre Zamparini si crogiola:”Ho un grande Palermo”

Di Fabio Corrao Una squadra operaia, combattente, solo a tratti bellissima, ma quando lo è stata ha ucciso la partita. Questo, in sintesi, il Palermo che ha sconfitto il Bologna. A priori era.

Mediagol8

Di Fabio Corrao Una squadra operaia, combattente, solo a tratti bellissima, ma quando lo è stata ha ucciso la partita. Questo, in sintesi, il Palermo che ha sconfitto il Bologna. A priori era giusto e comprensibile temere le assenze contemporanee di una moltitudine di titolari, situazione in cui i rosanero raramente si erano trovati in questa stagione; la realtà dei fatti è che questa squadra manda a memoria le sue qualità in maniera tanto armoniosa da permettere ad un esordiente come Calderoni di fare una buonissima partita, e si consente il lusso, quando il ragazzo esce stremato dai crampi, di fare debuttare in serie A un altro giovanissimo, Ondrej Celustka, senza pagarne dazio. Non è stata una gara semplice, davanti ad un Bologna sceso al “Barbera” con il vantaggio della mente libera e serena, ma la squadra di Delio Rossi non ha mai dato la sensazione di non poterla o doverla vincere, ha giocato da grandissima in serata di vena discreta. Ebbene, quando una grandissima è in serata di vena discreta soffre, rischia, ma poi vince 3-1. Non si può non parlare di Fabrizio Miccoli: è l’eroe indiscusso della serata, firma una tripletta e gioca in maniera splendida. Quando decide che è ora di dare un’accelerata alla gara il Bologna annichilisce. Ma è giusto dire che sono stati eccellenti tutti; hanno corso con il piglio della provinciale e fraseggiato con la velocità e qualità del top team. Una citazione a parte forse la meritano in tre, per motivi diversi: Liverani è rientrato dopo il piccolo infortunio che gli aveva fatto saltare le gare contro Inter e Genoa, e gioca una partita sontuosa. Il terzo gol è la dimostrazione assoluta di quanto questo giocatore sia importante per questa squadra. Antonio Nocerino non smette di stupire per il suo apporto di quantità e qualità, corre per tre e dove c’è da coprire una falla lui non manca mai. L’ultima citazione, doverosa, è per Dorin Goian: gioca una partita perfetta, da vero leader di una difesa totalmente reinventata per le contemporanee assenze di Kjaer, Bovo e Balzaretti. Lui e Migliaccio non li hanno mai fatti rimpiangere, hanno operato come se giocassero assieme da sempre. Anche per questo turno, il quinto consecutivo, il Palermo è e rimarrà quarto. Questa squadra è indubbiamente la più bella realtà di questo campionato, ha consegnato alla platea degli sportivi italiani fuoriclasse ritrovati definitivamente come Miccoli e Liverani, e campioni che daranno molto al calcio mondiale come Pastore, Hernandez, Kjaer e Cavani. La cosa che ci è piaciuta di più è stata la presenza massiccia, rumorosa ed entusiasta del pubblico. Si è respirata un’atmosfera molto simile a quella che spinse il Palermo di Guidolin verso la cavalcata trionfale alla promozione in Serie A. Finalmente, ed era ora, la città si è accorta di questa squadra splendida, che sta veleggiando con umiltà, serietà, e tanta qualità, verso un traguardo che nessuno avrebbe mai osato sognare. E, per chiudere, bisogna riconoscere che tanto di questo entusiasmo è dovuto all’uomo che sta plasmando questo sogno, Delio Rossi. Ha trasformato una buonissima squadra che non esprimeva il meglio di sé in una squadra eccellente che tutta l’Italia guarda con ammirazione e timore. E il presidente Maurizio Zamparini? Alla fine della partita era felice: “E’ stata una serata magnifica - ha detto a Mediagol.it - ed è arrivata una vittoria splendida per questo grande Palermo".