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“L’erba del vicino”: l’Inter capolista di Mou

di Roberta Siino Vincere uno scudetto in casa Inter, fino a poco tempo fa significava far vivere di rendita l’allenatore di turno, ma le cose ad Appiano Gentile sono cambiate. Per l’ex.

Mediagol8

di Roberta Siino Vincere uno scudetto in casa Inter, fino a poco tempo fa significava far vivere di rendita l’allenatore di turno, ma le cose ad Appiano Gentile sono cambiate. Per l’ex tecnico nerazzurro Roberto Mancini, non è stato sufficiente vincerne tre o due di fila, dipende dalle valutazioni che si fanno di Calciopoli, per meritarsi il quinto anno di Inter. Di certo ha pesato troppo l’eliminazione in Champions League contro il Liverpool e lo sfogo post-partita («ho ancora un contratto lungo ma a fine stagione me ne vado»), per far cambiare registro a Massimo Moratti che ha convinto il portoghese Josè Mourinho a sposare la causa nerazzurra. Questi sono i numeri della scorsa stagione dell’Inter targata Mancini. Campioni d’italia con 85 punti in classifica, 69 reti fatte e 26 subite, 25 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte. In questo campionato, l’Inter di Mourinho nelle prime undici giornate, si ritrova primo in classifica con 24 punti, frutto di 7 vittorie contro Catania, Torino, Lecce, Bologna, Roma, Reggina e Udinese, 3 pareggi contro Sampdoria, Genoa e Fiorentina ed una sconfitta nel derby contro il Milan. La rivoluzione dunque in casa Inter, è avvenuta non tanto negli uomini, visto che sono andati via soltanto gli svincolati Cesar, Solari e Maniche, rientrato all’Atletico Madrid, quanto in panchina, visto che con l’arrivo dello “Special One”, i nerazzurri sono costretti a costruirsi una versione europea convincente almeno quanto quella italiana. Sul mercato, Marco Branca ha lavorato per dare a Mourinho gli uomini che desiderava: è andata male con Lampard, rimasto al Chelsea, meglio con Amantino Mancini, strappato alla Roma per 13 milioni di euro. L’attacco, è sempre guidato da Ibrahimovic, con le garanzie Crespo, Cruz, Adriano e i giovani Balottelli e Obinna che scalpitano per un posto in squadra. A centrocampo, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Cambiasso, Figo, Dacourt, Vieira, Stankovic, Jimenez, oltre ai tre nuovi acquisti, Muntari e i due esterni di centrocampo, Mancini e Quaresima. In difesa, con il brasiliano Julio Cesar tra i pali e Francesco Toldo come vice, ritroviamo capitan Zanetti, Cordoba, Samuel, Chivu, Burdisso e con Materazzi, che non è ancora ai livelli dei mondiali del 2006. Sulle fasce Maicon e Maxwell non si discutono. L’Inter, insomma sembra essere ancora la favorita di questo campionato 2008/2009, però Mourinho dovrà essere davvero “Special”, perché lo scudetto è importante ma coronare il sogno Champions dopo oltre quarant’anni, lo è ancora di più.