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LEGA: ADDIO TELECRONACHE TV-RADIO LOCALI

Il nuovo campionato di calcio non potrà essere più commentato, né dai giornalisti né dai tifosi, sulle emittenti locali. Lo ha stabilito una nuova norma della Lega Calcio.

Mediagol8

Il nuovo campionato di calcio non potrà essere più commentato, né dai giornalisti né dai tifosi, sulle emittenti locali. Lo ha stabilito una nuova norma della Lega Calcio che va a tutelare gli interessi di Rai e Mediaset e gli interessi di chi ha speso milioni per i diritti televisivi. Una legge che cambia dopo trent'anni e che mette in difficoltà le tv locali. "E’ in ogni caso tassativamente vietata al licenziatario la tele audiocronaca e/o l’audiocronaca della gara, in diretta e/o differita, effettuata dallo stadio, dagli studi televisivi e/o da qualsiasi altra postazione - si legge nella nota diffusa dalla Lega - Ad eccezione di: 'Quelli che il calcio', potrà trasmettere dagli stadi italiani durante lo svolgimento delle partite". La protesta inizia a farsi largo tra gli editori delle piccole televisioni, che vivono grazie a questi programmi che non mostrano le immagini del campo, ma solo telecronisti appassionati, che seguono la propria squadra. Addio quindi a Tiziano Crudeli, Elio Corno, Carlo Zampa e a tutti i telecronisti che hanno resole partite più interessanti, lasciando al telespettatore d'immaginare l'andamento del match. La polemica è appena iniziata e arrivano i commenti dei protagonisti di questa sentenza, Maurizio Rossi, proprietario ed editore di Primocanale, ha dichiarato: "Praticamente è vietata ogni cosa bisognerà vedere se il regolamento è legittimo e verso quale situazione andremo a finire. Chi ha puntato solo sul calcio riceverà un brutto colpo, noi abbiamo fatto altre scelte ma è vero che ci poniamo la domanda se fare o no la trasmissione la domenica pomeriggio". Massimiliano Monti, editore di Telenord, ha parlato di 'diritto di cronaca negato'. "Stiamo prendendo contatto con i nostri legali, riteniamo che sia leso il diritto di cronaca. Non permettere neanche alcuni minuti di audiocronaca sinceramente mi sembra esagerato. Il problema è legato soprattutto ad una discussione di principio: la partita in sè è informazione o spettacolo? Una discussione che va avanti da tempo. Noi riteniamo che sia informazione e dunque soggetta al diritto di cronaca, un diritto che non può essere cancellato da un contratto; chi scrive i regolamenti la intende invece come spettacolo. Inoltre se dobbiamo pagare vorremmo avere la possibilità di scegliere quali immagini mandare in onda, invece secondo il regolamento dovremmo limitarci a ritrasmettere prima della gara il segnale che la Lega ci concede".