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Kharja: “Io no unico giocatore pendolare,spiego..”

"Andare e tornare da Firenze a Milano non mi sembra qualcosa che debba nascondere, io non sono l'unico calciatore di serie A che ha questo tipo di vita, ci sono tanti altri giocatori che hanno le.

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"Andare e tornare da Firenze a Milano non mi sembra qualcosa che debba nascondere, io non sono l'unico calciatore di serie A che ha questo tipo di vita, ci sono tanti altri giocatori che hanno le loro famiglie che vivono in altre città". Così Houssine Kharja si è difeso dalle critiche per il troppo pendolarismo in treno sulla rotta Firenze-Milano, vicenda emersa la scorsa settimana e tornata d'attualità in queste ore dopo che ieri il centrocampista viola è stato visto nuovamente prendere il treno per Milano. "Io mi muovo sempre ad inizio settimana - ha detto il giocatore intervistato dal quotidiano francese France Football - ho una famiglia, non vivo solo per il calcio anche se è il lavoro che mi permette di vivere. Mia figlia va a scuola di francese a Milano, da Firenze a lì c'è solo un'ora e mezzo di treno, che è una cosa molto pratica e non faticosa. Non penso che ci sia nulla di scandaloso, non credo che questi viaggi condizionino le mie prestazioni. I giocatori di Inter e Milan che vivono nel centro città - ha aggiunto Kharja - ci mettono a volte un'ora e mezzo per arrivare a casa dopo l'allenamento per il traffico. Da giovedì a domenica vivo a Firenze".