senza categoria

Il NUOVO STADIO e il CENTRO COMMERCIALE Tutti i progetti del Presidente

Dal giorno in cui Zamparini ha messo piede a Palermo, acquistando la società calcistica con annessi e connessi, si è parlato spesso dei suoi due progetti paralleli che sta portando.

Mediagol8

Dal giorno in cui Zamparini ha messo piede a Palermo, acquistando la società calcistica con annessi e connessi, si è parlato spesso dei suoi due progetti paralleli che sta portando avanti: il nuovo stadio e (da buon imprenditore) il suo centro commerciale. Progetti che, nella bocca dei più maligni, sarebbero i “veri” interessi del presidente friulano. In realtà, le notizie sul centro commerciale sono sempre state poche e vaghe, anche se la sua futura realizzazione è sempre stata data per scontata. I titoloni e i riflettori, invece, sono sempre stati dedicati al nuovo stadio, al suo progetto e al futuro del calcio palermitano. Facciamo allora un po’ di chiarezza sullo stato di fatto di queste due opere che una volta realizzate cambieranno definitivamente il volto ad una zona particolare della città: via Lanza di Scalea. Entrambi i progetti infatti si affacceranno su questa grossa arteria cittadina che permetterà sicuramente un migliore flusso di auto e grossi mezzi alle strutture. CENTRO COMMERCIALE - Proprio in questi giorni l’iter si è definitivamente sbloccato ed ha avuto l’OK definitivo da tutti gli enti preposti, tanto che i lavori potrebbero iniziare già questa primavera. L’area su cui sorgerà è denominata Fondo Raffo, un grosso appezzamento di terreno (288 mila metri quadrati, 122 mila dei quali ospiteranno la nuova struttura di vendita) delimitato dalle vie Giuseppe Lanza di Scalea, Ludovico Bianchini, Faraone e San Nicola. Il progetto è comunque on line da parecchio tempo, così come sono on line alcuni rendering e due piante, una più datata ed una più recente nella quale sono presenti alcune modifiche. Il centro avrà una forma abbastanza regolare, con l’ipermercato centrale (di 13788 metri quadrati) e due medie superfici di vendita ai lati, in mezzo alle quali si troveranno oltre 100 attività commerciali suddivise in due corridoi. L’area in questione però non sarà solo interessata dal centro commerciale ma diverrà vera e propria cittadella autonoma che includerà uffici comunali, una scuola elementare, una piscina olimpionica, quattro campi di calcetto, una biblioteca, ambulatori medici, un consultorio, una struttura per assistenza agli anziani ed una per i non vedenti. In pratica dovremmo assistere alla realizzazione di un enorme polo attrattivo su una superficie di quasi 300.000 metri quadrati. Non si conoscono ancora i marchi commerciali che saranno presenti all’interno della struttura, ma sembra scontata la presenza di Mandi, azienda di proprietà di Zamparini nonché sponsor della squadra rosanero nella stagione 2006/2007. NUOVO STADIO - Il progetto è tenuto da anni nei cassetti di Zamparini e dei suoi tecnici e mai svelato realmente. Solo qualche particolare, nulla più. Di sicuro il progetto prevede la costruzione del nuovo impianto presso il Velodromo, sfruttando anche vasti terreni incolti presenti alle spalle dello stesso, da realizzare in 18-24 mesi con un investimento di circa 75-100 milioni di euro (grazie anche alle nuove leggi che si stanno studiando per ammodernare gli impianti sportivi nazionali). La probabile capienza della struttura dovrebbe essere leggermente inferiore rispetto al “Renzo Barbera” . Si parla infatti di poco più di 30.000 posti a sedere, in linea con altri progetti a livello nazionale che vedono una netta riduzione degli stessi, ma una migliore comodità e visibilità del campo di gioco. Durante la progettazione ci si è ispirati allo stadio dello Schalke04, il Veltins-Arena situato a Gelsenkirchen. Questo impianto è celebre per avere il campo da gioco retrattile. Quando non viene utilizzato per partite di calcio, infatti, viene spostato tramite scorrimento fuori dalla struttura. Tutto questo per preservare il terreno da un utilizzo improprio (per esempio un eventuale manifestazione o concerto), ma anche per garantire all’erba una giusta insolazione e ventilazione, visto che la copertura quasi totale la lascerebbe in ombra. In complesso, l’area dello stadio non ospiterà solo il campo di gioco con relative tribune, ma dovrebbero essere realizzate opere marginali quali una clinica privata, un cinema multisala, una palestra ed altre strutture commerciali. Questo permetterà di utilizzare lo stadio per dodici mesi lanno e non soltanto in occasione delle partite casalinghe del Palermo, in modo tale da ammortizzare le spese e allo stesso tempo creare un introito per la società che lo gestirà (Zamparini ha sempre assicurato che verrà gestito dalla stessa “Palermo Calcio”), in perfetta linea con la positiva esperienza inglese dove i club sono proprietari e responsabili degli impianti. Liter per la costruzione però sembra ancora abbastanza lontano nonostante Zamparini qualche giorno fa abbia dichiarato che farà di tutto per accorciare i tempi "A gennaio avrò i primi contatti con il Comune di Palermo e la Regione Siciliana - aveva detto il patron rosanero - Dovremo ottenere il via libera in modo da accelerare l’iter così come fatto nelle ultime settimane con l’ipermercato". La volontà di edificarlo al posto di una struttura pubblica come il Velodromo frena molto il consiglio comunale, anche perché le rate del mutuo per la costruzione dello stesso non sono ancora state estinte. Inoltre si priverebbe la città di una infrastruttura sportiva unica nel genere. Da parecchio tempo Zamparini rassicura tutti rimandando di semestre in semestre la pubblicazione del progetto definitivo. Lultima scadenza data dal presidente è la prossima primavera. In realtà è probabile che nei cassetti di ingegneri e architetti ci sia ancora una bozza preliminare dell’impianto che aspetta di essere implementata e ridiscussa alla luce, innanzitutto, della definitiva ubicazione. Proprio in conseguenza alla vicenda del Velodromo “Paolo Borsellino” , infatti, si era ipotizzata un’altra area dove far sorgere la nuova “casa” del Palermo, ovvero in zona Roccella, nei pressi di Brancaccio. Tuttavia sembra che questa ipotesi sia tramontata o quantomeno sia scarsamente considerata dall’amministrazione comunale. Insomma, se tutto andrà per il “verso giusto”, i tifosi rosanero potranno godersi ancora per qualche tempo la storica “Favorita” ai piedi del Monte Pellegrino, con i suoi fascini e le sue carenze. Di certo nel futuro stadio non si assisterà più alla congestione totale di un quartiere intero durante le partite casalinghe; non si vedranno assaliti marciapiedi, spartitraffico e verde urbano dal posteggio selvaggio di auto e motorini e dall’inciviltà di alcuni cittadini; non ci si dovrà più districare tra le bancarelle per accedere ai tornelli d’ingresso; non ci si bagnerà più durante le giornate di pioggia. L’importante sarà trovare un modo che permetta la visione di Monte Pellegrino da lontano, così da indicarlo col dito nei momenti più difficili di una partita per invocare l’aiuto di Santa Rosalia. di Pascal Borrelli - Mobilitapalermo.org