senza categoria

IL CANTAUTORE POVIA “Palermo-Napoli bella sfida, anche se i partenopei…”

di Francesco Graffagnini Il noto cantautore Giuseppe Povia, in arte solo Povia, questanno secondo al Festival della canzone italiana a San Remo con il suo brano molto discusso “Luca era.

Mediagol8

di Francesco Graffagnini Il noto cantautore Giuseppe Povia, in arte solo Povia, questanno secondo al Festival della canzone italiana a San Remo con il suo brano molto discusso “Luca era gay” è un grande appassionato di calcio. La redazione di “Mediagol.it” ha deciso di rintracciarlo per intervistarlo e parlare di questo nuovo campionato ormai alle porte e chiaramente del nuovo Palermo, che inizierà la stagione tra le mura amiche del “Renzo Barbera” contro il Napoli. Partiamo con la prima gara di campionato del Palermo. Giocherà in casa contro il Napoli del presidente De Laurentis... "Sarà una bella sfida. Secondo me, come prima giornata, dopo le vacanze estive, il caldo potrebbe giocare brutti scherzi anche se entrambe le squadre hanno voglia di dimostrare il loro valore in campo. Sicuramente sono due società ambiziose con presidenti molto legati alla loro squadra, che non si tirano mai indietro quando c’è da spendere sul mercato per regalare qualche colpo ai loro tifosi". Tra le due, chi vedi favorita tra Palermo e Napoli? "E difficile da dire, forse potrebbe vincere il Napoli perché è da due, tre anni che sta lavorando sulla squadra, rinforzandola di anno in anno, mentre il Palermo, invece, non mi sembra che si sia mossa allo stesso modo. Di contro però alla Favorita e specialmente alla prima di campionato, i rosanero non vorranno regalare subito una delusione davanti ai propri tifosi. Per questo dicevo che sarà davvero una bella sfida per cui vale la pena spendere i soldi del biglietto”. Sappiamo che sei un grande tifoso dell’Inter, come reputi linizio della stagione calcistica dei nerazzurri, supercoppa inclusa...? “Naturalmente sono un po’ deluso, sia dal mercato sia dai risultati finora ottenuti. Penso di non essere il solo fan interista a non fare salti di gioia in questo momento”. In particolare cosa non apprezzi? "Le piccole società investono molto sugli italiani, lInter no. Quello che della dirigenza dell’Inter non approvo è che potevano investire su un centravanti come Acquafresca e, invece, alla fine puntano sempre ai grandi nomi e agli stranieri". A proposito di italiani, tu sei uno dei pochi interisti che difende il ct della Nazionale italiana, Marcello Lippi… “Mica possiamo prendere un allenatore straniero pure in Nazionale… Chiamiamo Mourinho così facciamo il cinema mondiale? Se vogliamo divertirci chiamiamo Mourinho ma bisogna vincere. L’Inter non vince la Champions da quarantaquattro anni, non è un problema suo perché lui non c’era, ma adesso che è qui dovrebbe esserlo”. Restando in chiave Nazionale, si parla di Cesare Prandelli come possibile successore del ct Campione del Mondo che dopo il Mondiale si dice potrebbe lasciare la panchina azzurra. Tu come la vedi? “Sono tutte voci che si dicono per il personaggio più che per l’allenatore. Di Prandelli si dice che è un grande motivatore di gruppo però bisogna vedere se riesce a mettere d’accordo tante teste. Per esempio si è fatto scappare Pazzini il quale una volta mi ha raccontato che dopo che non segnava per tre o quattro giornate Prandelli non gli parlava neanche. Penso che un allenatore dovrebbe parlare ai giocatori, qualsiasi sia il loro momento psico fisico. Pazzini adesso nella Samp sta giocando bene. Vedrei bene Lippi sempre, ha vinto il Mondiale”. Per concludere, sempre parlando di Nazionale, si parla tanto di Cassano in Nazionale, ma il Fabrizio Miccoli visto adesso forse meriterebbe una chance in azzurro. Concordi? “Sì, senza dubbio. Secondo me Lippi dovrebbe portarlo ai Mondiali, a parte che io porterei anche Baggio. Sia Cassano che Miccoli, magari in campo nello stesso momento, uno a destra e uno a sinistra potrebbero fare la differenza. Però ai Mondiali a volte indovini la partita dall’inizio mentre altre volte fai dei cambi che non immagineresti mai. Miccoli è uno da portare ai Mondiali, soprattutto adesso, vediamo però se fino alla fine del campionato regge anche perché poi squadre come quella rosanero a primavera spesso hanno un calo e perdono posizioni in classifica”.