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Euro 2008: Uefa difende arbitro per rigore Austria

Tutti si erano ormai abituati alle solite "risse" in area di rigore durante i calci piazzati. La musica è cambiata ad Euro 2008 quando l'arbitro inglese Howard Webb ha concesso un calcio di.

Mediagol8

Tutti si erano ormai abituati alle solite "risse" in area di rigore durante i calci piazzati. La musica è cambiata ad Euro 2008 quando l'arbitro inglese Howard Webb ha concesso un calcio di rigore ai padroni di casa dell'Austria a tempo scaduto, dopo che il difensore polacco Mariusz Lewandowski ha trattenuto per la maglia Sebastian Proedl. La decisione ha permesso all'Austria di conquistare un pareggio insperato, mentre ha procurato alla Polonia e al suo allenatore Leo Beenhakker un vero e proprio attacco di rabbia. L'Uefa da parte sua difende la decisione arbitrale: "Avete visto che il calcio di punizione è stato fatto calciare una seconda volta. C'erano un sacco di spinte in area di rigore: questo è probabilmente il motivo, dato che il problema si ripetuto più volte nel corso della gara, che ha indotto l'arbitro a prendere questa decisione", ha dichiarato il portavoce dell'Uefa William Gaillard. "Fa parte delle regole del gioco, questo è sicuro. Magari ha considerato questo fallo più cattivo degli altri". La Polonia, in vantaggio per gran parte dell'incontro grazie al gol di Roger Guerriero segnato al 30' del primo tempo, è stata la prima vittima delle istruzioni Uefa. Fino alla partita di ieri, Beenhakker non aveva avuto problemi con il regolamento: "Uno dei temi del dvd riguardava proprio le mischie", ha dichiarato l'allenatore polacco riferendosi alle istruzioni ricevute dalla Uefa prima del torneo. "Dice che gli arbitri sono istruiti per punire solo gli interventi molto duri: ieri ci sono stati episodi simili durante tutto il match. Negli ultimi 5 anni - ha continuato - ci sono sempre state queste mischie. Non so perché, ma forse in quel momento l'arbitro si è voluto mettere in mostra". Gaillard ha annunciato che l'Uefa potrebbe agire contro Beenhakker dopo i suoi commenti, ma la commissione disciplinare agirà solo se la condotta dell'allenatore è finita nel referto arbitrale. L'aggressività nei calci piazzati è aumentata negli ultimi anni: gli attaccanti cercano disperatamente di staccare i marcatori e di trovare abbastanza spazio per creare occasioni da gol; i difensori seguono una sola regola, quella di attaccarsi al loro bersagli senza lasciarli mai. Spinte, trattenute, gomitate, manate sono diventate di routine e spesso gli arbitri devono fermare il gioco per ristabilire l'ordine prima del calcio, proprio come è successo ieri all'Ernst Happel di Vienna.