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Doppio Ibra: Inter ancora a + 7 Milan-show. Genoa in paradiso

di Giuseppe La Barbera In Europa la loro leadership è ormai un lontano ricordo, ma in Italia le grandi continuano a dettar legge: è questo il responso della ventottesima giornata che.

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di Giuseppe La Barbera In Europa la loro leadership è ormai un lontano ricordo, ma in Italia le grandi continuano a dettar legge: è questo il responso della ventottesima giornata che vede tornare al successo Inter e Juventus dopo le cocenti eliminazioni dalla Champions League, subite rispettivamente contro il Manchester United di sir Alex Ferguson e il Chelsea di Guus Hiddink. Nel posticipo di questo nono turno di ritorno, i nerazzurri hanno superato la Fiorentina a “San Siro” grazie a una doppietta di Zlatan Ibrahimovic, tornato ad essere leader incontrastato dopo la scena muta contro i “Red Devils”: con una rete per tempo il talento scandinavo ha deciso una sfida che ha visto più volte i campioni d’Italia in difficoltà contro la formazione di Prandelli, che ha peccato eccessivamente di precisione sotto porta, vanificando una buona prova collettiva. La squadra di Mourinho, espulso nel finale dall’arbitro Orsato per eccessivo nervosismo, ha sfoderato una prestazione decisamente pragmatica e improntata al contenimento, che è servita a mantenere a sette punti di distanza la Juventus di Ranieri. Proprio i bianconeri nell’anticipo di sabato delle 20.30 avevano avuto la meglio sul Bologna di Mihajlovic, che aveva chiuso il primo tempo in vantaggio in virtù del primo gol stagionale dell’ex rosanero Mutarelli. Nella ripresa, però, la maggiore classe della “Vecchia Signora” ha fissato il punteggio sul 4-1, grazie alle reti di Salihamidzic e di Giovinco (superbo esterno destro) e alla doppietta di Del Piero. Una confortante iniezione di fiducia per la “Vecchia Signora” che in settimana aveva perso per infortunio Amauri, che rimarrà fuori un mese, e Trezeguet, che è balzato agli onori delle cronache anche per la polemica con Ranieri dopo la sostituzione contro il Chelsea. Nell’altro anticipo, giocato alle 18, il Genoa di Gasperini si è imposto sul Cagliari al “Sant’Elia” alla fine di una gara combattutissima, decisa a pochi minuti dalla fine dall’uruguaiano Olivera con un’imperiosa incornata su un cross di Palladino. Una beffa per la formazione di casa, orfana di Cossu per più di un tempo, a causa dell’espulsione per doppia ammonizione decretata dal direttore di gara Gervasoni al 38’. Per i grifoni la vittoria in terra sarda significa quarta piazza: grazie a questi tre punti, infatti, i liguri scavalcano la Fiorentina e si portano a quota 48, due lunghezze sopra i viola e la Roma, che nella gara di “Marassi” contro la Sampdoria compie un mezzo passo falso, pregiudicando appunto la lotta per l’ultimo posto utile per la Champions. Privi di capitan Totti, i giallorossi passano per primi con Baptista, ma devono subire il ritorno dei blucerchiati, che con una doppietta di Pazzini ribaltano il risultato. Al 70’, però, nonostante l’inferiorità numerica dei capitolini, causata dal cartellino rosso che Rosetti sventola a Motta, la “Bestia” va nuovamente a segno dal dischetto.e fissa il definitivo 2-2. Si può parlare di occasione mancata sulla via della qualificazione alla Coppa dei Campioni, anche sull’altra sponda romana: la Lazio, infatti, non è riuscita a sfruttare un turno decisamente favorevole, poiché è stata affondata all’ “Olimpico” dal Chievo, vittorioso per 3-0. Il modo in cui i veronesi hanno aperto la difesa biancoceleste è parso a tratti imbarazzante per un incontro della massima serie: la discesa incontrastata con cui Pellissier ha confezionato il secondo gol è indicativa della disastrosa giornata vissuta dal pacchetto arretrato laziale. Il clivense ha realizzato anche il terzo sigillo, dopo l’espulsione di Kolarov. Ad aprire le marcature, invece, ci aveva pensato Bogdani: anche grazie al ritorno al gol dell’albanese la squadra guidata da Di Carlo fa un deciso balzo in avanti verso la salvezza, portandosi tre punti sopra la zona-retrocessione. Un copione identico si è visto anche all’ “Artemio Franchi” di Siena, dove il Milan ha sfondato la difesa toscana in ben cinque occasioni: tra i rossoneri il mattatore è decisamente stato Pippo Inzaghi, che, con una delle nove doppiette complessive di questa giornata, ha coronato una settimana da sogno, iniziata con la tripletta rifilata all’Atalanta e conclusasi con il traguardo delle 300 reti segnate in carriera. Due gol anche per Pato, mentre per i bianconeri il punto della bandiera è stato realizzato da Maccarone. La squadra di Ancelotti, adesso, è a quota 54 e il suo terzo posto risulta ancora più solido grazie ai sei punti di vantaggio sul Genoa. Infine chiudono il tabellone di questa tappa: i due pareggi per 1-1 del “Granillo” tra la Reggina, sempre più fanalino di coda con soli 20 punti, e il Napoli, in cui esordisce con un punto il neo tecnico Roberto Donadoni (reti di Corradi e Lavezzi) e del “Friuli” tra Udinese e Catania (vantaggio etneo con Mascara che bissa la rete di Palermo, beffando Belardi da 30 metri e pareggio in rovesciata di Quagliarella) e, in conclusione, la sconfitta del Torino a Bergamo contro l’Atalanta, sancita da due marcature che portano la firma di Floccari. Per i granata, che sono l’unica formazione che in questo campionato non ha ancora vinto in trasferta, si spalancano sempre più le porte della serie B in virtù dell’esiguità dei soli 24 punti conquistati, che valgono la collocazione in terzultima posizione.