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BUFFON:”Nazionale? In porta Viviano è come me”

Il portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24. Cosa pensa uno come te quando succedono tragedie come quella dei quattro militari, tuoi.

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Il portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24. Cosa pensa uno come te quando succedono tragedie come quella dei quattro militari, tuoi coetanei, morti in Afghanistan? Penso che sicuramente sono più fortunato, che loro purtroppo hanno avuto una vita così breve, però penso anche che la missione nella quale sono morti e per la quale sono morti sia una missione che gli fa grandissimo onore, più che qualsiasi altra professione, perché poi, alla fine, chi muore in quelle condizioni e per quelle motivazioni ha a cuore la pace nel mondo e che si trovi un po’ per tutti una certa democrazia, una certa libertà. Questo vuol dire che comunque il mondo del calcio ci pensa, che non è estraneo a queste tragedie? Sicuramente, il mondo del calcio è composto da persone che sono uguali a tutti gli altri, per cui, partendo da questo presupposto, credo che ognuno di noi, chi più chi meno, sia dotato di una certa sensibilità e, in base a quella, fa le sue valutazioni e rimane sorpreso, amareggiato, deluso quando accadono cose di questo genere. Sei il capitano della Nazionale in attesa di rientro… Capitano non giocante (ride, ndr). Quando rientri? Penso che le cose stiano andando molto bene, credo che a metà novembre-fine novembre comincerò ad allenarmi in maniera continua e specifica, per cui credo che da gennaio potrei essere di nuovo arruolabile. Domani andrai a Genova a trovare la squadra: quanto è difficile star lontano da questa Nazionale di Prandelli? Tanto, è già difficile di suo quando stai lontano dalla Nazionale, perché la Nazionale ha un sapore, ha qualcosa che ti coinvolge in maniera totale, per cui anche se fosse un’altra situazione sarebbe ugualmente difficile e mi dispiacerebbe allo stesso modo. In più, in questo momento, c’è un nuovo progetto, nuove ambizioni, nuove mire, un nuovo staff tecnico e questo fa sì che mi dispiaccia maggiormente, però mi sto allenando e sto correndo proprio per non perdere ulteriore tempo. Domani andrai a Genova, però raramente sei passato da Vinovo o dallo stadio Olimpico di Torino: c’è un motivo? Sì, mi alleno sempre due volte al giorno a Torino, faccio sempre palestra e piscina, alla mattina e al pomeriggio, per cui non ci sarebbe neanche il tempo materiale. Domani riesco a passare da Genova perché sono di strada tornando a Torino ed è una cosa che anche con il mister Prandelli avevamo organizzato e preventivato già un mese fa. Dallo spogliatoio di Coverciano cosa ti raccontano? Mi raccontano che le premesse sono buone. Chiaramente c’è molto entusiasmo da parte di tutti, com’è normale che sia quando comincia un progetto nuovo e c’è gente nuova. Poi devo dire che anche i risultati, secondo me, stanno dando conforto e stanno dando una mano a tutto questo entusiasmo che si sta creando nel gruppo. Credo che alla base di tutto, come tutti sappiamo, il risultato sia determinante per far sì che si possa credere in maniera sviscerata a un progetto. Sei più ottimista rispetto a quando, tornando dal Sudafrica, dicevi che sarebbe stato difficile anche qualificarsi ai prossimi Europei? Più ottimista sì, perché in queste partite ho visto una squadra che è una squadra, per cui come segnale è già stato buono. Poi sono più ottimista perché la classifica è buona, visto che anche gli altri ci stanno dando una mano, per cui sicuramente è una cosa che fa piacere, della quale avevamo bisogno. La situazione che mi fa star bene è vedere un allenatore appena arrivato, come Cesare Prandelli, con le idee molto chiare, che trasmette sicurezza, che trasmette le sue idee a una squadra che lo segue: questa è la cosa migliore. Sostituire un personaggio carismatico come Lippi è difficile, però lui ci sta riuscendo molto bene. Tu sei del partito di quelli che dicono che Cassano poteva giocare meglio contro l’Irlanda del Nord o ti è piaciuto? Devo dire la verità, a me la partita è piaciuta molto perché, al di là del pareggio, ho visto una squadra che aveva sempre il pallino in mano, che non ha lasciato un’occasione da gol agli avversari. L’Irlanda del Nord negli ultimi quattro anni ha sempre creato grosse difficoltà a tutte le squadre, compresa la Spagna, e spesso andando a rete proprio in casa; invece, contro di noi, non è stata in grado di metterci in difficoltà, se non da palle inattive. Poi abbiamo avuto anche quattro nitide opportunità da rete, non è da tutte le squadre. E Cassano? Cassano a me è piaciuto. Si sa che in campo europeo, soprattutto in certi stadi, è difficile poter mettere in mostra tutto il proprio sapere calcistico, tutte le doti tecniche, lui ha fatto quei tre-quattro spunti che ci potevano permettere di vincere la partita. Se quei gol fossero stati realizzati, staremo parlando di una grandissima prestazione di Cassano. Italia-Serbia: Krasic deve far davvero così paura? Sicuramente, per quello che stiamo vedendo a Torino, è un giocatore di quelli importanti, di quelli che possono segnare un’epoca della Juventus, in una Juventus che mi auguro vincente. Si sta parlando di un signor giocatore. Buffon-Viviano: sei d’accordo con questo paragone? È normale che sia così, nel momento in cui uno è assente e c’è un altro ragazzo che prende il suo posto, è normale che si sprechino i commenti e i paragoni. Lui, secondo me, è stato molto bravo, poco impegnato, ma quello che ha fatto, l’ha fatto con grande disinvoltura e sicurezza. È quello che ti assomiglia di più? Sicuramente quando ero giovane sì, a livello caratteriale, per come affronta la gara in maniera spregiudicata, anche strafottente se vogliamo, credo che sia una dote importante, soprattutto quando sei giovane e ti vuoi imporre nel mondo dei grandi. Tradotto: è matto come te? Sì, dopo un Bologna-Juve abbiamo parlato, non è tanto regolare, però mi fa molto piacere perché tutti questi personaggi che vengono additati, in maniera bonaria, come matti, secondo me sono personaggi dotati di una grandissima sensibilità e genuinità, che piacciono alla gente. Sarebbe giusto chiamare Totti in Nazionale? Penso che se dimostrasse, come ha dimostrato negli ultimi anni, di avere ancora la voglia e la condizione per poter affrontare delle partite in Nazionale, con il bagaglio tecnico che ha può far vincere qualsiasi partita in qualsiasi momento, l’importante che lui sia convinto. Poi, sono scelte che spettano soprattutto al tecnico. Il tecnico che abbiamo mi sembra una persona prudente e se dovesse farlo sarebbe perché ha già discusso della cosa con il diretto in causa. Lo spogliatoio è pronto per riabbracciare Totti? Se fossi stato nello spogliatoio te lo potrei anche dire, però mi auguro che sia pronto a riabbracciare me quando tornerò. Penso che per uno come Francesco non possano mai sorgere problemi di questo tipo perchè tutti gli abbiamo voluto, gli vogliamo e gli vorremo sempre bene. Cassano ha detto che gli piacerebbe giocare con Totti, tu non è che hai detto che ti piacerebbe giocare con Del Piero? Penso che per Alessandro vada fatto lo stesso discorso, perché come Francesco è un altro di quei giocatori che in questi ultimi anni, se dimostra di star bene fisicamente, in qualsiasi momento con una punizione, con una giocata, con un dribbling ti può far vincere la partita. Sono giocatori che rimarranno probabilmente degli “evergreen” perché, finchè non ci saranno dei sostituti con le stesse caratteristiche, è normale che a qualsiasi età e in qualsiasi momento accenderanno sempre la fantasia dei giornalisti, dei tifosi e degli appassionati di calcio. Stai dicendo che meriterebbe anche lui un’ultima partita in Nazionale? No, io non parlo di ultime, io penso che stiamo parlando di giocatori con una classe immensa che, se li trovi in un certo periodo, in condizioni fisiche ottimali, possono ancora dare una mano alla causa. Ci sono più possibilità che nella prossima stagione i tifosi della Juve vedano in bianconero Buffon o Del Piero? Io non so come sia messo lui da quel punto di vista, però adesso siamo a ottobre, è un po’ presto immergerci in quello che potrà accadere a giugno, mancano ancora otto mesi, più che altro manca ancora parecchio tempo prima che io torni a giocare, prima aspetto con ansia quel giorno e poi più avanti si valuteranno e si affronteranno questi discorsi. Il Manchester United resta comunque un pensiero? Il Manchester United è una grandissima squadra che però non ha mai palesato in maniera diretta al sottoscritto un interesse, sono notizie giornalistiche che magari non so se hanno fondamento oltremanica, però qui in Italia non ce l’hanno perché non sono stato avvicinato e non ho mai avuto questo interesse palesato da parte di nessuno. Il tuo futuro lo deciderai a fine stagione, non prima? No, perché se no poi ogni anno sembra sempre che Buffon debba decidere. Buffon non deve decidere niente, alla fine Buffon è un giocatore ed è a disposizione di una società, per cui quello che accadrà lo deciderà la società. Penso che il fatto di avere un contratto con la Juve fino al 2013 sia qualcosa che leghi abbastanza. La Juve intanto è nelle mani di Storari: è finita bene? Sicuramente, penso che abbia preso un ottimo portiere che da’ ampie garanzie, ha già una certa esperienza, ha saputo e saprà gestire nel miglior modo possibile ogni tipo di situazione, sia positiva che negativa. È stato un ottimo acquisto, un acquisto mirato. La Juve è da scudetto? Vedendo un po’ di interviste del mister, direi che il suo “no limits” sia da riproporre in continuazione. Negli ultimi tempi si è parlato dell’ombra di Lippi a Torino: si sentiva così tanto? Penso che quando c’è di mezzo una squadra importante, con una città importante, che magari è in crisi di risultati, e c’è fuori dal mondo del calcio un personaggio carismatico e ingombrante come Lippi, è normale che subito venga fatto questo tipo di accostamento. Però, conoscendo Lippi, credo a lui nel momento in cui ha dichiarato che da quando ha finito il Mondiale non ha più parlato di calcio con nessuno e non ha più sentito nessuno. Nel caso, sulla panchina della Roma come lo vedresti? Sinceramente sulla panchina della Roma vedo molto bene Ranieri. Il tuo futuro è alla Carrarese? Diciamo che io sono il tifoso-socio.