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Baldoni:”Tutti segreti mio piccolo grande Ascoli”

Per conoscere meglio il prossimo avversario della Primavera del Palermo, la redazione di Mediagol.it ha intervistato in esclusiva il tecnico dell’Ascoli Stefano Baldoni che ha analizzato la.

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Per conoscere meglio il prossimo avversario della Primavera del Palermo, la redazione di Mediagol.it ha intervistato in esclusiva il tecnico dell’Ascoli Stefano Baldoni che ha analizzato la situazione in casa bianconera alla vigilia della sfida infrasettimanale del Girone C con i baby allenati da Beggi. “Per noi ogni partita è contro il Palermo della situazione, nel senso che questa è una rosa che a detta di tutti è tra le più giovani d’Italia. La nostra inevitabilmente è una situazione particolare perché si vive il momento storico della società e un club di B nel calcio nazionale di adesso se naviga nei bassi fondi della classifica non vive situazione ottimale, per cui a cascata anche tutto il movimento ne risente e bisogna trovare il modo di isolarsi da tutto il resto e tirare fuori il meglio da questi ragazzi come fatto in questi mesi, altrimenti non si ottengono risultati che abbiamo ottenuto direi nel complesso davvero positivi, a parte la sconfitta con la la Roma rimediata all’ultimo istante – ha spiegato il mister - Eravamo penultimi a fine girone andata e pian piano il non conoscere gli elementi, la struttura avversaria perché non la si analizza come fanno squadre professionistiche, è diventato un modo ed una scelta per impostare il lavoro pensando a noi stessi e a quello che dovremo fare in campo più che a chi avremo contro. Così si fa un lavoro di qualità. E con le giuste motivazioni che a quest’età devono avere loro, avendo obiettivi personali da perseguire, si fa il resto. Diciamo che bisogna fare in modo che gli obiettivi personali confluiscano nel bene del gruppo e della squadra e così si riesce ad ottenere dei risultati anche in realtà come la nostra”. L’Ascoli, tra l’altro, è una delle poche formazioni Primavere ad aver vissuto quest’anno diversi cambi di guida tecnica ma, nonostante questo, si attesta attualmente a metà classifica, merito di giovani interessanti che non hanno risentito dei tanti stravolgimenti. “Questo deve essere di insegnamento anche per noi perché dare dei giudizi è necessario, come nella vita. Però parlando di ragazzi di 17enni o 18enni, in una rosa molto giovane, questa volubilità dei singoli è più accentuata. Parliamo di ragazzi che non hanno ancora potuto mostrare tutte le loro potenzialità e tutti i loro difetti in modo evidente, tempo, mesi e lavoro cambiano le situazioni. Squadra ha anche sopperito a situazioni di emergenza e difficoltà. De Iuris e Marchionni talenti nel giro della prima squadra hanno avuto incidenti ai legamenti e sono fuori per tutta la stagione, io praticamente non li ho mai visti ma questo ha fatto sì che hanno trovato posto in squadra ragazzi più giovani che stanno maturando più velocemente di quanto avrebbero fatto senza questi infortuni – ha aggiunto Baldoni - Qui abbiamo la possibilità non dico di aspettare perché il tempo passa in fretta ma di vivere come non si potrebbe fare nelle prime squadre dove il risultato è pressante, diventa l’obiettivo principale e servono quindi giocatori sempre pronti. In realtà come la nostra c’è l’opportunità di aspettare un po’, dare qualche chance in più a i singoli e spesso ci meravigliamo poi della risposta che ci danno avvertendo la nostra fiducia”.