Nella lunga intervista rilasciata a Tuttomercatoweb, Beppe Accardi, procuratore sportivo ed ex giocatore del Palermo, ricorda con rammarico lesperienza in maglia rosanero, spiegando le difficoltà di un palermitano di vestire la maglia rosa per via delle aspettative e responsabilità a cui si è sottoposti. "Quellanno io capii che per me non era più il tempo di stare a Palermo: succedevano le cose positive ed era merito di chi veniva da fuori, quando cerano i problemi invece dovevano risolverli i palermitani. E poi cè una cosa che non ho mai sopportato -ha detto Accardi- sono molto legato alla mia città, ma quando arrivano i giocatori da fuori i tifosi si fanno ammazzare per loro, poi ci sono i palermitani che non vengono amati. Dai suoi figli, Palermo, pretende tanto. La gente -ha concluso Accardi con un pizzico di amarezza- si ricorda di gente come Biffi, Chimenti dimenticando di Schillaci, Tommaso Napoli, Compagno, Parisi, Vasari. Questa cosa non la capirò mai, mi fa stare male. Palermo deve cominciare ad amare di più i propri figli".
senza categoria
B.Accardi: “Palermo non ama i palermitani, io…”
Nella lunga intervista rilasciata a Tuttomercatoweb, Beppe Accardi, procuratore sportivo ed ex giocatore del Palermo, ricorda con rammarico lesperienza in maglia rosanero, spiegando le.
© RIPRODUZIONE RISERVATA