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Sampdoria, Ferrero: “Cassano mi ha tradito. Se batto la Roma mi taglio i capelli”

Massimo Ferrero

Le dichiarazioni del presidente della Sampdoria, prossima avversaria della Roma in campionato.

Mediagol7

Massimo Ferrero a tutto campo.

Il presidente della Sampdoria, in vista della sfida contro la Roma di Luciano Spalletti, è stato intervistato ai microfoni del 'CdS': fra i temi trattati dal patron blucerchiato anche la situazione relativa ad Antonio Cassano. L'attaccante originario di Bari ha rifiutato tutte le proposte di ingaggio, anche quella arrivata dal Palermo di Maurizio Zamparini, nel corso dell'ultima sessione di calciomercato.

"Non vorrei più parlarne. Fa parte del passato. Non si è comportato bene con me. Dice d'essere un uomo di strada, per il quale la parola conta. Mi ha tradito. È andato cento volte da Romei e ha fatto una 'cassanata' - ha spiegato Ferrero -. È stato aggressivo e volgare e avremmo potuto esercitare una clausola e risolvere il contratto. Mi disse che, senza Montella, sarebbe andato via. Ho creduto nell'uomo e mi ha tradito. Dovrebbe ricordarsi della parola data".

Roma-Sampdoria -"Possiamo giocarcela con tutti e, dopo due giornate molto complicate, è onesto parlare di primo posto. Sono felice d'incontrare le grandi all'inizio. Vince chi è più preparato. Con Pallotta non c'è il feeling che ho con Lotito. Quest'ultimo ha un solo difetto. Dice d'essere laziale ma non è vero. Spalletti? È un grande allenatore, l’ho visto buttarsi a terra e poi rialzarsi a Cagliari. Vorrei dire una cosa spiritosa. Mi sembrava Star Trek, con i capelli che gli ricrescono. Io faccio un fioretto. Se batto la Roma mi accorcio i capelli, faccio un taglio da presidente".

Giampaolo, Montella e Mihajlovic -"Giampaolo? Una scelta coraggiosa. È un grande professionista. Montella? Ho imparato a lasciarmi bene con tutti. I tecnici sono come le mogli e Montella era diventata l'amante. Con loro devi lasciarti bene, altrimenti sono guai. Ho avuto la fortuna d'incontrare Mihajlovic ed è stato amore. Ha lanciato giovani importanti. Ho imparato a fare plusvalenze e con lui è andato tutto bene. Per me all'inizio era un gioco e lo è ancora oggi. Nel secondo anno il mio entusiasmo è stato punito dagli eventi. Hanno poi cercato di tarparmi le ali ma ora le ho rafforzate".

Inter e Milan in mano ai cinesi - "Mi piange il cuore. Non è possibile non riuscire a esprimere realtà imprenditoriali italiane. Arrivano questi signori, con la faccia da stranieri, comprando tutto. È un pezzo d'Italia che se ne va. Inter e Milan ai cinesi, Roma agli americani. Mi viene da piangere", ha concluso Ferrero.