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TIFOSI ROSA, AMANTI FERITI Il presidente Zamparini con una lettera tende la mano in segno di pace

Di William Anselmo E certamente un momento difficile quello che sta attraversando il Palermo. Cè un velo di tristezza e di rammarico tra la gente, addirittura di rassegnazione. Non è.

William Anselmo

Di William Anselmo E certamente un momento difficile quello che sta attraversando il Palermo. Cè un velo di tristezza e di rammarico tra la gente, addirittura di rassegnazione. Non è una questione di risultati perché è normale che in Serie A si vada avanti tra alti e bassi. A parte due, tre squadre che mantengono lo stesso trend da anni, il campionato italiano ormai è fatto di continue sorprese, per cui ci sta che la Juventus perda con lultima in classifica oppure che la Fiorentina dopo un anno di Champions si ritrovi a soffrire per buona parte della stagione. Se vogliamo fare anche un esempio in positivo, possiamo pensare al Napoli che in un paio danni, dalla Serie C è arrivato nella massima serie e oggi lotta per lo scudetto. Tifare e gioire dei successi della propria squadra del cuore, per molti è una sorta di riscatto sociale. Una botta di vita settimanale. Zamparini portando il Palermo in Serie A ha ridato anche dignità ai tifosi e nuova linfa ad una fetta di economia. Sono tante le cose positive che ha portato il presidente friulano. Quello che però dopo sette anni comincia a venire meno nella gente è la voglia di dover sempre ringraziare per questo impagabile miracolo calcistico. Sarà la memoria corta, sarà che i palermitani sono degli ingrati oppure semplicemente delle persone ambiziose, ma la sensazione è che il tempo dei "grazie" sia finito. Questa cosa non va presa necessariemente come un qualcosa di negativo; forse insieme al club è cresciuta anche la tifoseria, forse è maturata e adesso è passata al livello successivo, quello della consapevolezza. La consapevolezza che è arrivato il momento di raccogliere gli sforzi comuni; la cosapevolezza di avere una squadra e una solidità societaria che con un piccolo sforzo in più potrebbe regalare emozioni nuove e brividi mai provati prima. Qui si rompe il disco, perché è questo il momento in cui tutto diventa più difficile. Quando si toccano le stelle con un dito, il passo successivo è quello di inseguire la luna. Ma sicuri che sia possibile farlo? Negli ultimi anni possiamo dire che Zamparini i risultati li ha ottenuti, e proprio questi risultati - che sottolineamo essere costanti - possiamo dire che hanno fatto del Palermo un modello positivo in Italia. Ne è venuto fuori una sorta di "modello Zamparini" che finora ha funzionato, garantendo un ricambio costante, stagione dopo stagione, e una crescita importante: per permettere ciò, Zamparini di anno in anno sacrifica nel "pentolone delle cessioni" giocatori importanti (anche molto amati), e ogni tanto gira e rigira tutto, buttandoci dentro un paio di allenatori. Insomma, non è un sistema perfetto, ma funziona. I conti sono a posto e il Palermo può vantarsi di essere una delle poche società virtuose di tutta la Serie A. Il punto è che dai sondaggi che abbiamo analizzato, il modo di operare di Zamparini non viene più condiviso da almeno il 70% dei tifosi. Insomma, il presidente ha perso il consenso e sta lavorando per cercare di riconquistarlo: ha cominciato qualche settimana fa con delle interviste concesse ad alcuni giornali locali (accuratamente selezionati), poi è andato a portare il suo saluto ai detenuti di un carcere di Palermo; e ancora, si è fatto vedere dalle parti del quartiere Zen dove vuole costruire il nuovo stadio, ha incontrato politici della città; è andato a cena con alcuni capi ultras e tifosi della Curva Nord pochi giorni prima della sconfitta con lUdinese e lesonero di Delio Rossi. Proprio lesonero di Rossi ha scatenato lopinione pubblica e ha fatto precipitare le cose. E stato il colpo di grazia. La cosa più brutta è stata vedere perdere entusiasmo in diversi tifosi di quelli "veri" che soffrono la domenica, di quelli che "io cero quando si giocava a Trapani" o di quelli che a quindici anni hanno imparato ad amare i colori rosanero grazie alla ribalta della Serie A e che ora possiamo chiamare tifosi. Le critiche al presidente - e talora persino gli insulti - hanno toccato livelli mai visti. Così mercoledì è maturata la decisione di pubblicare una lettera aperta destinata ai tifosi del Palermo dove il presidente si è mostrato "amareggiato e un po preoccupato". Sembra una mano tesa verso i palermitani, una richiesta di aiuto in un momento di grande difficoltà. Una sorta di mea culpa per essere stato "costretto" dai risultati e dai numeri a esonerare lamatissimo Rossi: "Spero di non aver sbagliato poiché ogni mia decisione passata, odierna e futura è stata, è e sarà sempre per portare il Palermo più in alto - ha scritto il presidente - Per questo ho bisogno sempre del Vostro affetto e anche delle Vostre critiche purchè siano vere e leali come sono io. Un po preoccupato e ferito. Con affetto. Il Presidente Maurizio Zamparini". E un segnale importante, un punto di partenza. Il tempo rivelerà la bontà dei propositi del Presidente e se cè davvero un "progetto Palermo".