serie b

Perugia-Palermo 1-0: Rosanero generosi ma inconcludenti. Di Carmine apre ufficialmente la crisi

Mediagol2

PRIMO TEMPO - Si attendevano scelte forti ma Tedino va oltre e mette in atto una piccola rivoluzione.

La sfida contro il Perugia somiglia tanto ad un bivio stagionale per la compagine rosanero ed il tecnico decide di giocarsela a modo suo senza soffermarsi troppo su nomi e cognomi.

Il modulo prescelto è il 3-5-2 ma sono gli interpreti designati a destare scalpore.

Se il ritorno tra i titolari di Pomini, Murawski e Rajkovic era ragionevolmente nelle previsioni della vigilia le esclusioni eccellenti di Bellusci e capitan Nestorovski prendono oggettivamente tutti in contropiede.

L'ex Sassuolo tra i pali per garantire esperienza ed affidabilità in un momento a dir poco delicato, figlio di due brucianti sconfitte consecutive.

Quindi la retroguardia composta dal terzetto di centrali da destra a sinistra: Szyminski, Struna e Rajkovic. Tutto nella norma sulle corsie con Rispoli ed Aleesami titolari sui rispettivi versanti. Jajalo, Chochev ed il rientrante Murawski in mezzo al campo. La coppia d'attacco composta da Trajkovski e La Gumina spiazza addetti ai lavori, stampa specializzata e, probabilmente, anche il tecnico avversario Roberto Breda.

Nestorovski parte dalla panchina, ufficialmente per un dolore al ginocchio che gli ha impedito di allenarsi a pieno regime in settimana.

Undici iniziale fortemente caratterizzato dall'imprinting del tecnico che vuole giocarsi una partita significativa, in chiave presente e futura, con gli uomini che ritiene al massimo della condizione sotto il profilo fisico, mentale e nervoso.

Modulo speculare per la compagine umbra reduce dall'ottima prova con annesso pari al "Tardini" contro il Parma ed in cerca di rilancio in ottica play-off.

Neanche a dirlo, lo spauracchio per la difesa rosa è il bomber Samuel Di Carmine, inseguito dal ds Fabio Lupo fino all'ultimo scorcio della sessione invernale di mercato.

Il pubblico di casa riserva un tributo di accoglienza ad Alino Diamanti, ex rosanero, che dalle prossime settimane diverrà di fatto una nuova freccia all'arco del tecnico Breda.

Avvio di match caratterizzato dalle classiche fasi di studio. Squadre raccolte, prudenti e contratte, che trotterellano a ritmi blandi. Un cross di Pajac, sul quale Di Carmine non arriva per un soffio, anticipato da Pomini, è il primo flebile sussulto della gara.

Un bel sinistro di Chochev chiude un discreto giro palla sulla trequarti offensiva, spegnendosi alla sinistra di Leali. Tensione tangibile per l'importanza della posta in palio: fase di costruzione macchinosa e costellata da banali errori di misura su entrambi i fronti.

Tuttavia, poco dopo il ventesimo, è uno spunto firmato Di Carmine ad accendere gli umbri, il bomber toscano di defila a sinistra e mette in mezzo un bel pallone per Mustacchio: il mancino dell'esterno perugino viene murato dalla difesa rosa.

La chance più nitida capita a metà frazione agli uomini di Tedino: il piatto destro di Szyminski, completamente solo nel cuore dell'area, non centra la porta su corner ben calibrato da Trajkovski.

La gara si vivacizza un po': Kouan, servito da un preciso assist a rimorchio da destra, alza troppo la mira da ottima posizione.

Una poderosa ripartenza di Trajkovski in progressione innesca La Gumina, buona la sterzata al limite dell'area del talento palermitano che si guadagna un ottimo calcio di punizione. Dopo un conciliabolo con Jajalo, proprio Trajkovski calcia male e debolmente sulla barriera.

Un bel tacco del macedone sullo stretto libera Rispoli in area di rigore, l'esterno campano tergiversa e converge oltremodo e l'abbrivio della percussione sfuma sul sinistro alle stelle di Aleesami. 

Un primo tempo tatticamente bloccato e privo di emozioni si chiude inevitabilmente a reti bianche.

SECONDO TEMPO - Un sinistro secco ma centrale di Jajalo stappa la ripresa. Gustafson si becca il giallo per un'entrata in ritardo su Struna.

Il canovaccio pare ricalcare quello della prima frazione: il Palermo alza leggermente il baricentro ma la manovra si dipana sempre lenta e in orizzontale, senza denotare guizzi di rilievo né trovare mai la giusta profondità.

Tedino richiama La Gumina e si gioca la carta Nestorovski.

Il Palermo sembra crescere piano, colleziona un paio di corner e prova a spaventare Leali con l'ennesima conclusione da fuori di Jajalo che non riesce ad aggiustare la mira.

Squadra di Tedino più propositiva e che prende in mano il pallino del gioco.

Tuttavia, la supremazia territoriale rosa si conferma estremamente sterile, la circolazione della sfera è lineare ed ordinata, trova discreto sbocco sull'esterno, ma non culmina mai in giocata di livello in sede di rifinitura.

Bellusci rileva Rajkovic, stanco ed autore di una buona partita.

Il Perugia sembra sulle gambe ed la compagine siciliana prova ad implementare i giri del motore conferendo maggiore intensità e continuità allo sviluppo dell'azione offensiva. Il Palermo vuole vincerla e ci mette tutto ciò di cui dispone al momento in termini di energie e risorse tecniche. Non tantissimo, ma è già qualcosa.

Proteso alla ricerca del vantaggio, l'undici di Tedino rischia di capitolare: Pominismanaccia un colpo di testa firmato Di Carmine e la sfera ricade beffardamente sulla traversa.

Una bella combinazione Trajkovski-Aleesami viene vanificata da qualche tentennamento di troppo: Chochev prima, poi lo stesso norvegese, tergiversano oltremodo pur avendo più volte l'opportunità di calciare.

Nella giornata dei rientri in campo di ex lungodegenti: torna in campo anche Balogh. Gli lascia il posto Trajkovski.

Il risultato non si sblocca e l'arbitro concede ben 5 minuti di recupero.

Un lampo nel grigiore della ripresa umbra fulmina il Palermo: la verticalizzazione per Di Carmine sorprende Szyminski ed il bomber toscano brucia Pomini in uscita disperata.

Notte fonda per gli uomini di Tedino. Il confuso forcing finale è l'emblema del momento nero della formazione siciliana. Arriva la terza sconfitta consecutiva a certificare una crisi, di non semplice risoluzione,  che complica non poco i piani in chiave promozione.