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Palermo: Zamparini-Iachini, c’è un patto. Il patron parlerà con Sorrentino e Vazquez

Palermo: Zamparini-Iachini, c’è un patto. Il patron parlerà con Sorrentino e Vazquez

Terza sconfitta consecutiva e sette punti dopo sei giornate di campionato. Maurizio Zamparini vuole vederci chiaro e nelle prossime ore sbarcherà in città (tra oggi o, più probabilmente, domani). La fiducia da parte del numero uno di viale del...

Mediagol0

Terza sconfitta consecutiva e sette punti dopo sei giornate di campionato. Maurizio Zamparini vuole vederci chiaro e nelle prossime ore sbarcherà in città (tra oggi o, più probabilmente, domani). La fiducia da parte del numero uno di viale del Fante nei confronti di Beppe Iachini rimane intatta. Sarebbero intercorsi, infatti, frequenti contatti telefoni tra i due negli ultimi giorni. Piuttosto - secondo l'edizione odierna del Corriere dello Sport - Zamparini si confronterà con i leader della sua squadra: Stefano Sorrentino, Franco Vazquez ed Enzo Maresca. Mediagol.it vi propone un estratto dell'articolo in questione.

"Zamparini e Iachini sono già oltre, dall'altra parte del fiume, proiettati al prossimo futuro. Il confronto infatti c'è stato. Al telefono, dopo la sconfitta di Torino. Non parole pesanti ma pesate. I due hanno discusso convenendo che il punto si farà dopo la partita con la Roma e che ora servono solo tranquillità, impegno e pazienza. Il presidente parlerà invece con i leader della squadra. Con Sorrentino splendido, e sfortunato, protagonista delle prime partite; con Vazquez alla ricerca di se stesso e del Dybala perduto; con Maresca altro capitano silenzioso, discreto e fondamentale per lo spogliatoio. Intanto, Iachini riparte con nuovo slancio e idee chiare. Il patto con il presidente prevede di arrivare alla sosta natalizia con almeno una ventina di punti, per poi sferrare l'attacco decisivo soprattutto se, come sembra, a gennaio arriveranno rinforzi in attacco. Dai discorsi fatti tra tecnico e presidente, nel dopo Torino, non sono emersi ultimatum e neppure critiche alla squadra, ai sistemi di gioco, alla preparazione. Silenzi consapevoli per superare il disagio di errori fatti e di intempestive dichiarazioni. Realismo, dunque, più che scontri".