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Palermo: TAR, cessione del club ed operazione spalmatura: retroscena e dettagli. Zamparini…

Mediagol2

Come se non bastassero beghe giudiziarie e criticità di matrice tecnico-tattica, le trattative, o presunte tali, per la cessione del club tengono banco a livello mediatico.

Due gli elementi che emergono in modo piuttosto palese in una situazione tutt'altro che nitida e definita: l'investimento relativo alla costruzione del nuovo stadio costituisce un nodo focale alla base di qualsiasi negoziazione: sia per eventuali nuovi acquirenti che per lo stesso Maurizio Zamparini. Il quale flirta e va in avanscoperta con le istituzioni locali a nome di una non ancora meglio precisata cordata americana, preparando  contestualmente la possibile nomina di Antonio Ponte a nuovo presidente, con tanto di ingresso in compartecipazione in società di un fondo a lui riferibile. Il gruppo Follieri continua a tessere contatti con lo studio legale Withers, incaricato dal patron friulano di gestire e filtrare proposte e credenziali di potenziali acquirenti, ma sembra al momento essere in coda alle gerarchie di Zamparini in termini di preferenza e credibilità.

Quindi il patto con Sicindustria, con il Palermo che entra a far parte dell'associazione in cerca di sostegno economico da parte di industriali ed imprenditori locali, sotto forma di coinvolgimento nel club o sponsorizzazione.

L'altro elemento inconfutabile, a detta dello stesso patron friulano, è la necessità di reperire a breve una quindicina di milioni per coprire senza affanni i costi di gestione relativi alla stagione in corso.

Le mancate cessioni dei cosiddetti big nell'ultima sessione estiva di mercato costituivano probabilmente una variabile inattesa.

Dalle operazioni in uscita sono entrati nelle casse del club circa 18 milioni a fronte degli oltre 25 previsti ed il progetto di drastica riduzione del monte ingaggi non è propriamente andato a buon fine. Rajkovic, Jajalo, Rispoli, Struna, Aleesami, Nestorovski: da sicuri partenti a calciatori importanti facenti ancora parte dell'organico, con ingaggi superiori agli standard della categoria.

Ragion per cui l'operazione spalmatura in casa Palermo è divenuta impellente.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, sarebbe stata intenzione del patron, Maurizio Zamparini raggiungere la squadra in Puglia già alla vigilia della gara di Foggia, per prospettare ai giocatori quella che è divenuta di fatto un'esigenza finanziaria imprescindibile in relazione al momento. Di concerto con il direttore dell'area tecnica, RinoFoschi, si sarebbe poi convenuto di rimandare il confronto alla settimana successiva, al fine di non turbare concentrazione e serenità dei calciatori in prossimità di una sfida molto delicata. Tema di fatto affrontato da Zamparini con la squadra nel corso del blitz dell'imprenditore friulano dello scorso 19 settembre.

La spalmatura non è altro che una dilazione temporale che il club richiede al proprio tesserato sul pagamento dell'ingaggio, a fronte, tendenzialmente, di un prolungamento del rapporto contrattuale in essere e del riconoscimento di futuri interessi sulla cifra spalmata negli esercizi successivi.

La proposta viene formulata ed articolata individualmente, in proporzione a durata del contratto ed entità del compenso, principalmente a quei calciatori che percepiscono un ingaggio particolarmente oneroso. Tendenzialmente, nella fattispecie, il club propone di dilazionare mediamente circa il 50% dello stipendio annuale sulle stagioni successive, con annessa bozza di rinnovo per i calciatori in scadenza o stipula formale di un premio individuale facilmente raggiungibile, pari alla quota da spalmare, per coloro che hanno già accordi pluriennali già in essere. La cifra oggetto di  dilazione viene quindi riconosciuta ai calciatori con l'integrazione degli interessi.

Ovviamente, è facoltà dei calciatori accettare o meno la proposta. Inutile sottolineare che la prospettiva non sarebbe stata accolta con particolare entusiasmo. Chi è rimasto qui per le avverse contingenze di mercato, pur avendo palesemente manifestato la volontà di giocare in categoria superiore e con una maglia diversa, non sembra propenso a contemplare, almeno attualmente, l'ipotesi dilazione.

Il direttore dell'area tecnica, Rino Foschi, dovrà far ricorso a tutta la sua abilità in sede diplomatica e negoziale con gli agenti dei calciatori per provare a scalfire perplessità e resistenze iniziali.

Un ulteriore elemento di difficoltà per l'esperto dirigente romagnolo che sta già lavorando alla situazione dei calciatori in scadenza, Struna, RispoliAleesami, Jajalo, per valutare il da farsi ( eventuale rinnovo o cessione a gennaio) e scongiurare il rischio di perderli a parametro zero in vista della prossima stagione.

L'ipotesi spalmatura degli ingaggi venne già paventata dal club nella scorsa stagione.

La mancata promozione in massima serie, la relativa mancanza degli introiti correlati (diritti televisivi, sponsor, merchandising) e l'assenza del paracadute riservato alle retrocesse, di cui il Palermo ha goduto nell'annata precedente, ripropongono con acuita urgenza la questione. La proposta fu, quasi all'unanimità, rispedita al mittente lo scorso inverno dalla squadra, con il club alle prese con l'istanza di fallimento presentata dalla Procura e successivamente rigettata dal Tribunale, e soltanto tre calciatori (Rajkovic, Embalo e Balogh) che avrebbero aderito al piano di spalmatura.

Il Palermo adesso ci riprova pur consapevole che la strada si preannuncia in salita.

Intanto il campionato incombe ed al "Barbera" arriverà sabato il Perugia di Alessandro Nesta. Occasione propizia per dare seguito alla vittoria dello "Zaccheria" e compiere un altro significativo step verso il raggiungimento di quella condizione ideale, in termini collettivi ed individuali, che legittimi le ambizioni di promozione.

Salto di categoria di fondamentale importanza per il club di Viale del Fante, chiunque sia il proprietario, in chiave presente e futura. Obiettivo il cui peso specifico assume un rilievo che va, per ovvie ragioni, ben oltre i confini del terreno di gioco.