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Palermo-Juventus 0-1: solo applausi per la squadra di De Zerbi, il commento finale

Palermo-Juventus 0-1: solo applausi per la squadra di De Zerbi, il commento finale

Il commento dell'anticipo della sesta giornata del campionato di Serie A tra Palermo e Juventus. I rosa mantengono il pallino del gioco, mettono paura ai bianconeri, ma escono sconfitti.

Mediagol40

Applausi scroscianti allo stadio Renzo Barbera. Il Palermo se la gioca fino al 94' contro la prima in classifica, mette paura ad Allegri, mostra di essere cresciuta con gli insegnamenti di De Zerbi, ma perde in virtù di un autogol di Goldaniga (per gli amanti delle statistiche e in virtù del nuovo regolamento, si tratta di rete di Dani Alves).

NOVITÀ - Roberto De Zerbi aveva avvertito tutti alla vigilia della gara: "Aspettatevi tante sorprese di formazione", senza - chiaramente - specificare quali. Probabilmente nessuno si sarebbe atteso che, alla fine, a rimanere in panchina potesse essere Ilija Nestorovski, "Mr. due gol nelle ultime due gare". Al posto del macedone, l'innesto a sorpresa di Norbert Balogh. 3-4-2-1 confermato, con Posavec a difendere i pali rosanero; Cionek, Gonzalez e Goldaniga in difesa; Rispoli e Aleesami sulle fasce; Jajalo e Gazzi in cabina di regia e Diamanti (capitano) insieme a Chochev alle spalle dell'ungherese Balogh.

CRONACA - Passano appena dieci secondi per assistere alla prima occasione. Pronti-via, cross di Pjanic dalla sinistra: difesa del Palermo immobile e Higuain spara alto dal cuore dell'area di rigore. Ancora il Pipita che libera Dani Alves sulla destra, ma interviene Cionek in anticipo. Sul prosieguo dell'azione, errore del laterale ex Barcellona che effettua un retropassaggio fuori misura, ne approfitta Diamanti che supera Bonucci. Il n.19 bianconero lo stende e per Valeri è ammonizione. Non sarà l'unico cartellino della prima frazione: seguiranno quelli a Goldaniga, Mandzukic (che aveva provato ad agitare gli animi, provocando prima Aleesami, poi altri avversari), Gonzalez (che fatichiamo a comprendere) e Aleesami (cartellino esagerato). Il Palermo c'è, costruisce gioco e mantiene alta la tensione, ma anche l'attenzione: Cionek prima, Gonzalez poi si rendono autori di chiusure quasi miracolose. E, quando non arrivano le chiusure dei centrali, arrivano le mani di Posavec. Al 31' si fa male Rugani, al suo posto entra Cuadrado e la Juventus passa a quattro in difesa. La sostanza non cambia. Le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto con il Palermo che accorcia bene e riparte repentinamente. Pochi tiri verso lo specchio da parte dei rosa, ma tante giocate di alta scuola. Il punteggio rimane sullo 0-0: rivedibili - per usare un eufemismo - diverse scelte dell'arbitro Paolo Valeri (qui i precedenti).

SECONDO TEMPO - La ripresa inizia subito con una doccia fredda: palla messa in mezzo da Dani Alves, Goldaniga interviene in maniera scomposta e di tacco infila l'incolpevole Posavec. 1-0 per la Juventus. Contraccolpo psicologico inevitabile per il Palermo che subisce l'iniziativa della Juventus, ma solamente per dieci minuti. Improvvisamente, una giocata di Diamanti fa riaccendere il tifo e la pressione dei rosa. Entrano Nestorovski e Bruno Henrique, escono Balogh e Jajalo (tra gli applausi del pubblico della Favorita, nonostante diverse imprecisioni nei tocchi di palla). Posavec si supera in due circostanze, opponendosi a due tiri ravvicinati di Mandzukic. Il croato si dispera e a metà della ripresa trova il gol... anzi, no! Fuorigioco. Si resta sull'1-0. Il Palermo insiste, si scopre, ma rischia poco: su una palla in verticale, chiusura magistrale di Gonzalez. Aleesami inesauribile sulla fascia mancina: al 32' del secondo tempo un cross tagliente del norvegese su cui non arriva nessuno dei tre rosanero in area, ma per centimetri. De Zerbi si dispera a metà campo: vuole più profondità e più intensità. Il possesso della palla lo mantiene il Palermo, che però non riesce a trovare il pertugio fatale. Entra Hiljemark ed esce Chochev. Nestorovski ci prova da posizione defilata, ma nessun problema per Buffon. La Juve gioca col cronometro, Valeri glielo consente. De Zerbi e i rosa vogliono intensità, ma la partita va a poco a poco addormentandosi. Vani i tentativi finali. La Juve vince solo in virtù di un autogol. Il Palermo esce tra gli applausi: rimane a cinque punti in classifica.