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Palermo, due vie per evitare il peggio: la Procura potrebbe chiedere una nuova istanza di fallimento…

PALERMO, ITALY - FEBRUARY 15: Fans of Palermo show their support during the Serie B match between US Citta di Palermo and Brescia at Stadio Renzo Barbera on February 15, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)

Weekend di paure e timori per il club rosanero: domani scadrà il termine per pagare gli stipendi e scongiurare la penalizzazione in classifica, ecco le due possibili soluzioni

Mediagol97

Il tempo stringe sempre di più e bisogna assolutamente fare in fretta per evitare il peggio.

Mancano davvero poche ore ed il Palermo Calcio potrebbe facilmente incorrere nell'ormai celeberrima penalizzazione di quattro (o tre) punti da parte della Covisoc che, secondo quanto riportato stamane da La Repubblica - Palermo, oltre ad avere un impatto decisivo sulla classifica del torneo cadetto, lo avrebbe anche sul futuro della società siciliana con la Procura che, in caso di inadempienza, potrebbe chiedere una nuova istanza di fallimento. Dunque, saltata l'opzione legata alla famiglia Mirri con il coinvolgimento di Rinaldo Sagramola e la regia di Enrico Preziosi alle spalle, per il neo presidente rosaneroRino Foschi e per Daniela De Angeli è già iniziata l'ennesima corsa contro il tempo.

Le soluzioni attualmente al vaglio per assicurare un futuro al club di Viale del Fante parrebbero essere due: la prima, chiaramente, quella di vendere la società siciliana sperando che ci siano ancora dei soggetti interessati all'acquisto delle quote del Palermo Calcio nonostante tutte le incognite che questa complicata operazione comporterebbe. La seconda sarebbe quella di trovare un finanziatore che presti dei capitali freschi al club rosaneroe che si accolli i 2,8 milioni di stipendi da pagare per attutire le attuali difficoltà e successivamente vendere la società allo stesso soggetto o ad un soggetto diverso.

Quello che, per certi versi, sarebbe dovuto accadere anche con l'imprenditore Dario Mirri, il quale avrebbe pagato gli stipendi ottenendo una prelazione futura sull'acquisto della società, ma secondo quanto riportato dal noto quotidiano nazionale: "Il problema che ha fatto saltare il banco è legato al tipo di contratto che la famiglia di imprenditori palermitani chiedeva. Cinque anni più l'opzione per altri quattro di gestione completa della pubblicità e della comunicazione del Palermo a fronte di un corrispettivo — oltre a quello dei 2,8 milioni immediato per il pagamento degli stipendi — di 650 mila euro all'anno. Una cifra che Foschi e la De Angeli non hanno ritenuto soddisfacente. Il Palermo, infatti, dalla pubblicità incassa in Serie B circa due milioni di euro all'anno mentre in Serie A ne avrebbe circa 6 milioni a stagione. Insomma, l'offerta ricevuta è stata ritenuta poco congrua per quelle che sono le potenzialità commerciali di un Palermo sano e con ambizioni di Serie A".

Il problema, però, sarebbe proprio legato a questo aspetto. Per risultare realmente "una società sana e con ambizioni di Serie A", vi sarebbe bisogno di una svolta vera ed immediata, quella svolta più volte annunciata e mai attuata in maniera definitiva: "Anche il passaggio delle quote dagli inglesi alla De Angeli non ha portato a quella soluzione che sembrava a portata di mano e che invece è svanita venerdì sera al termine della lunga riunione con la famiglia Mirri. Una riunione al termine della quale i dirigenti del Palermo hanno deciso di correre il rischio penalizzazione piuttosto che cedere alle condizioni che avrebbero potuto pesare anche in caso di una eventuale cessione futura della società".

L'idea che i dirigenti del Palermo Calcio abbiano un sorprendente asso nella manica è quella che più alimenta le speranze dei tifosi rosaneroma, almeno per il momento, parrebbe pressoché di difficile attuazione. Per comprare una società di calcio, soprattutto una società di calcio in difficoltà e con problemi di varia natura come è quella di Viale del Fante, ci vuole infatti del tempo: quel tempo che ora il Palermo non ha più.

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