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Nicola Salerno: “Spiego perché ho chiesto a Zamparini di confermare Corini. Il mercato…”

Nicola Salerno: “Spiego perché ho chiesto a Zamparini di confermare Corini. Il mercato…”

L'intervista al nuovo direttore sportivo del Palermo, Nicola Salerno: "Palermo mi stuzzicava parecchio, da tempo, per me è una grandissima piazza, la considero il culmine della carriera".

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Che l'era Nicola Salerno a Palermo abbia inizio. Il nuovo direttore sportivo del Palermo sarà effettivamente a lavoro da quest'oggi.

Dopo aver incontrato il presidente Zamparini nella giornata di lunedì, il dirigente di Matera ha raggiunto ieri sera (attorno alle 22.30) il capoluogo siciliano. Questa mattina nuovo summit con il tecnico Eugenio Corini, presentazione alla squadra e quindi il via al suo calciomercato.

Il suo dovrà essere un calciomercato efficace e... veloce. Mancano esattamente quattordici giorni alla chiusura ufficiale delle liste in questa sessione invernale di trattative. Serve rivoluzionare la rosa dal punto di vista tecnico: urge rinforzare la difesa, dare maggiore qualità al centrocampo e rendere più incisivo l'attacco. Con quali soldi? In molti se lo chiedono. La risposta è che la società si affiderà molto ai prestiti (Nicola Salerno ha diverse entrature in Italia e non) e si autofinanzierà, ossia potrebbe reinvestire il "tesoretto" raccolto dalle cessioni di qualche calciatore (Quaison il principale nome nella lista dei partenti). "Il mercato? Cercheremo di fare il possibile per colmare qualche lacuna", assicura Salerno attraverso le colonne de 'Giornale di Sicilia'. Il suo primo merito (sul fronte mercato è ancora presto per giudicare) è stato creare i presupposti affinché Zamparini richiamasse quel Corini esonerato giusto qualche minuto prima (qui la giornata di lunedì 16 gennaio 2017). "È una cosa che mi sono subito sentito di fare quando ho capito che avrei lavorato per il Palermo - ha spiegato Salerno -. Da avversario Corini mi ha sempre fatto un'ottima impressione, mi ha messo in difficoltà, e mi fa piacere essere al suo fianco".

Ultima chiosa sulla realtà rosanero: "Palermo mi stuzzicava parecchio, da tempo, per me è una grandissima piazza, la considero il culmine della carriera - ha confessato - Ci tengo a dire che qua nessuno è rassegnato: rinunciare a giocare non fa proprio parte del mio DNA".