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Il Palermo di Ballardini. Come cambia la squadra rosanero col nuovo allenatore

Il Palermo di Ballardini. Come cambia la squadra rosanero col nuovo allenatore

Come cambia il Palermo con l'arrivo di Ballardini. Tutto sul nuovo rombo del tecnico di Ravenna.

Mediagol3

Il Palermo ha cambiato guida tecnica dopo più di due anni dall'ultima volta. L'arrivo di Ballardini dovrebbe segnare nelle intenzioni della presidenza un passaggio definitivo al 4-3-1-2, modulo caro al tecnico di Ravenna che solo occasionalmente si è visto con Iachini. Il nuovo allenatore rosanero ha dimostrato in passato di saper apprezzare anche moduli differenti, persino il 3-5-2.

IL ROMBO DEL 2008-09 - Era un altro Palermo, era finita l'era dei campioni del mondo Barzagli, Toni, Zaccardo e Barone. Erano andati via punti fermi come Corini e Biava, i tifosi per la prima volta cominciavano ad aver paura che in città ci fosse aria di smobilitazione, ma la squadra costruita da Foschi prima e da Sabatini poi, aveva tante individualità di valore, che dovevano solo trovare l'amalgama giusta. L'inizio disastroso di Colantuono aveva convinto tutti che il mercato fosse stato un disastro, ma l'arrivo di Ballardini si rivelò un successo clamoroso. La squadra si trasformò immediatamente in una macchina da gol. Il 4-3-1-2 con Bovo e Carrozzieri al centro della difesa, con Kjaer esploso a stagione in corso, Cassani e Balzaretti sulle fasce, Liverani in regia, al suo fianco mediani del calibro di Nocerino, Bresciano, Tedesco, Guana, poi Simplicio sulla trequarti e la coppia Miccoli-Cavani davanti. Fu una squadra dalla vocazione puramente offensiva, che segnò tantissimi gol e fece divertire tantissimo il popolo del Barbera. L'anno dopo Delio Rossi non fece altro che continuare lo splendido lavoro fatto dal tecnico che nel frattempo era passato alla Lazio, ma in pochi si soffermarono ad attribuirgli i giusti meriti..

LE IDEE DI BALLARDINI - Il modulo preferito di Ballardini è sicuramente il 4-3-1-2, ma nella sua carriera ha saputo adattarsi tranquillamente ad altre soluzioni. Al Genoa ha spesso tolto il trequartista per aggiungere un centrale difensivo, trasformando di fatto il modulo in un 3-5-2. A Bologna, invece, in campo si è visto prevalentemente il 3-4-1-2, modulo che Iachini ha provato diverse volte nell'anno della promozione e all'inizio della passata stagione quando c'era da trovare spazio a Vazquez, Belotti e Dybala. Con Ballardini a Genoa, Gilardino è stato a volte il terminale offensivo di un 3-4-3, ma difficilmente quest'anno potrà essere accompagnato da due ali pure.

IL NUOVO PALERMO - Se oggi il Palermo volesse schierare un rombo identico a quello di 7 anni fa sarebbe naturale attendersi una formazione molto simile a quella schierata contro il Chievo: la difesa a 4, regia affidata ai piedi di Maresca, Rigoni e Hiljemark a completare la mediana e tre uomini d'attacco come Quaison, Vazquez e Gilardino davanti. Qualche difficoltà in più Ballardini potrebbe averla con l'attacco, visto che sulla trequarti, nel 2009, le sue preferenze andavano su un giocatore che abbinava tecnica e doti d'interdizione come Simplicio. Totalmente diverso da Vazquez, forse potrebbe ritagliarsi qualche spazio in più uno tra Quaison e Hiljemark. In questo caso in attacco giocherebbero gli unici due uomini disponibili, Vazquez e Gilardino. Una formazione, questa, paradossalmente piuttosto simile all'ultima schierata da Iachini.

Mariano Calò