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Gazzetta dello Sport: “Torino-Palermo, primo tempo noioso. Di chi è la colpa? Ovvio, dei rosanero”

Gazzetta dello Sport: “Torino-Palermo, primo tempo noioso. Di chi è la colpa? Ovvio, dei rosanero”

Terzo k.o. consecutivo. Il Palermo vive un momento difficile, in cui i leader sono chiamati a tirar fuori carattere e guidare i meno esperti. Tra le sfaccettature evidenziate ieri nella prestazione dei rosanero, anche una manovra prevedibile che...

Mediagol40

Terzo k.o. consecutivo. Il Palermo vive un momento difficile, in cui i leader sono chiamati a tirar fuori carattere e guidare i meno esperti. Tra le sfaccettature evidenziate ieri nella prestazione dei rosanero, anche una manovra prevedibile che ha prodotto qualcosa solamente quando il Torino si è ritrovato in doppia inferiorità numerica. Nella prima frazione, invece, la squadra di Iachini è parsa molto chiusa. "Primo tempo bloccato: di chi la colpa? Ovvio, del Palermo che ha pensato a difendersi, chiudendosi nella sua metà campo e aspettando - si legge su 'La Gazzetta dello Sport' -. Iachini ha spiegato: 'Dovevamo tenere la palla in modo più qualitativo', che tradotto significa: abbiamo scelto di non correre rischi sbagliando qualcosa di troppo. Il Torino si è trovato di fronte non un muro, ma una melassa di avversari e passaggi in orizzontale. Per non restarne prigionieri, come poi è accaduto, c’erano due possibilità: le verticalizzazioni di Vives e la spinta sulle fasce. La seconda opzione non si è vista, perché Zappacosta, in ansia per il debutto da titolare, ha vagato sulla destra restando fuori posizione: non più terzino, non ancora esterno di centrocampo. E Molinaro, a sinistra, ha aggiunto a una partita modesta la ciliegina del rosso per doppia ammonizione. Vives, amatissimo da Ventura ('A 35 anni ha dimostrato cosa vuol dire giocare nel Toro!') si è preso la squadra sulle spalle, facendo il lavoro doppio: seguire Vazquez, trequartista dietro la strana coppia Trajkovski-Quaison e poi impostare. Per quasi un’ora si è visto un monoschema ripetitivo: tentativo di imbucata del regista, di Benassi e di Benassi per Quagliarella e Maxi Lopez con Gonzalez a tamponare. E’ proprio il difensore della Costa Rica, impeccabile fino a quel momento, a battere Sorrentino in scivolata. Poi il capolavoro di Benassi che avrebbe potuto chiudere i conti: una girata al volo di destra, e da fuori area, che andrebbe fatta vedere e rivedere nelle scuole calcio. Con l’uomo in più, Ventura toglie un attaccante (Silva al posto di Lopez) e a seguire i due gioielli dell’Under 21, passando da un centrocampo creativo a uno muscolare con Acquah e Obi".