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Breda-Mediagol: “Lavorare con Zamparini? Non mi spaventa, altri presidenti che sembravano…”

Breda-Mediagol: “Lavorare con Zamparini? Non mi spaventa, altri presidenti che sembravano…”

Un eccellente girone di ritorno con la conquista dell'accesso ai play-off promozione ed un incomprensibile esonero che gli ha impedito di giocarsi il sogno della massima serie sulla panchina del Perugia: passato, futuro e...Zamparini: Roberto...

Mediagol77

Un lavoro eccellente culminato in un brillante girone di ritorno.

Talmente performante da recuperare in fretta il terreno perduto in avvio di stagione, collezionando ben 36 punti in venti gare, conferendo identità tattica, impianto di gioco e idonea forma mentis ad un Perugia in grado di conquistare ottavo posto e relativo accesso ai play-off promozione. Traguardo che Roberto Breda, misteri del calcio, non ha avuto modo di godersi, venendo sollevato dall'incarico quasi al termine della regular season, ad obiettivo matematicamente raggiunto, dal patron Santopadre.

I play-off che potevano schiudere il sogno della Serie A sulla panchina umbra se li è giocati Alessandro Nesta, alla prima esperienza nel calcio europeo nelle vesti di tecnico dopo il training biennale a Miami. Tra passato e futuro, in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, l'ex tecnico, tra le altre, di Latina, Ternana e Perugia, illustra i propositi per il futuro della sua carriera che, proporzionalmente alle capacità fin qui mostrate, ha ancora molte pagine importanti da scrivere.

"Io senza panchina? Su quello che è accaduto a Perugia nel finale di stagione lo scorso anno preferisco astenermi, sicuramente è stato un qualcosa di anomalo e ammetto di non conoscerne a fondo le motivazioni. Lavorare con Zamparini? Non lo conosco personalmente, ma è una prospettiva che non mi spaventa perché presidente che magari sembravano più "normali" sul piano caratteriale e gestionale, poi si sono comportati in maniera incomprensibile e negativamente nei miei riguardi. Purtroppo noi allenatori siamo figli dei risultati e quasi mai del nostro lavoro, io continuo a credere che sia importante scegliere prima i progetti e le piazze e dopo i presidenti. Sono prontissimo per tornare a sedermi su una panchina, la rabbia che ho provato nei mesi scorsi sono sicuro di poterla trasformare in energia positiva e caricarmi sempre di più, anche l'esperienza ha un valore fondamentale nella nostra carriera. Adesso bisogna capire cosa ti aspetta, per adesso mi limito a restare sul pezzo ed approfondire la mia conoscenza in merito agli organici ed alle caratteristiche peculiari dei calciatori di tutte le rose. E' una pausa comunque attiva e formativa, perché prendere una squadra in corsa non è mai troppo semplice, devi farti trovare pronto e preparato ed avere una conoscenza di base di tutti i calciatori che potresti potenzialmente allenare, perché  quando subentri in corsa devi far capire le tue idee velocemente".