ZENGA: “Sapevo Palermo mi cacciava, vi spiego…”

Riyadh lo ha accolto con grande entusiasmo riconoscendone il valore di tecnico e Walter Zenga sta ricambiando con entusiasmo e stimoli straordinari. Allenerà lAl Nassr nel campionato arabo. “Un torneo tosto, difficile, con una media tra i 40 e i 50 mila spettatori alle partite e molto pubblico anche agli allenamenti”, ha spiegato l’ex tecnico rosanero intervistato da Sport Mediaset. “Ho potuto preparare questa nuova avventura per tempo, perché a Palermo avevo capito in anticipo come sarebbe andata a finire, quindi ho potuto discutere programmi e obiettivi con i dirigenti arabi e il Principe che ne è proprietario, ed eccomi qui. Sapevo che il Palermo mi avrebbe mandato via? Diciamo che cerano molti segnali, perché non cè mai pazienza nel calcio italiano. Per 2 mesi Cavani e Kjaer hanno fatto avanti e indietro per le loro Nazionali, Liverani non cera, Pastore doveva inserirsi, abbiamo giocato in casa contro Bari e Roma sul campo allagato per nubifragi che a Palermo si verificano una volta ogni 10 anni. A me non piace cercare scuse, alibi, racconto solo come stavano le cose. Mi conforta il fatto che quando dissi che la squadra era da primissime posizioni, mi hanno dato del pazzo e invece sul valore del gruppo avevo visto giusto. E mi conforta essere rimasto in ottimi rapporti con i giocatori". Una battuta anche sull’Inter, panchina abbinata anche al suo nome dopo l’addio di Mou. "Se ne è parlato solo grazie a Mourinho che disse di vedermi bene come suo successore, non credo che in società qualcuno abbia pensato seriamente a me".