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Pirlo: “Per Lippi nel 2006 eravamo delle merde!”

Il 30 aprile è uscita la biografia ufficiale di Andrea Pirlo, dall’azzeccatissimo titolo: “Penso quindi gioco”. Il playmaker bianconero ha ripercorso tutte le tappe dalla sua.

Mediagol8

Il 30 aprile è uscita la biografia ufficiale di Andrea Pirlo, dall’azzeccatissimo titolo: “Penso quindi gioco”. Il playmaker bianconero ha ripercorso tutte le tappe dalla sua luminosissima carriera calcistica, incluso forse la più importante: il Mondiale del 2006 vinto con gli azzurri in Germania. “In Germania siamo diventati campioni del Mondo grazie al gruppo, di cui però a un certo punto il commissario tecnico pensava questo: “Siete delle merde, mi fate schifo”. Prima degli ottavi di finale contro l’Australia, la partita che abbiamo vinto con un rigore (inesistente) di Totti, ci ha chiamati tutti in una saletta riunioni, in ritiro, e ci ha fatto un culo così: “Parlate troppo con i giornalisti, siete delle spie, non riuscite a tenervi neppure un segreto, sanno sempre la formazione in tempo reale. Ma dove volete andare? Non posso neanche fidarmi di voi. Non ci lasciava fiatare, il suo era un monologo. Con la faccia deformata dalla rabbia, con la vena del collo al limite della deflagrazione, non riusciva a contenersi - ha proseguito Pirlo nel capitolo 9 della sua biografia -. Gli avevano manomesso i freni: “Andate affanculo, con voi non voglio aver più nulla a che fare. Gruppo di stronzi. Stronzi e spie. Il tutto è durato cinque minuti e alla fine, con la coda dell’occhio, molti di noi hanno controllato la reazione di Pippo Inzaghi”.