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Palermo: tutto sul nome nuovo per panchina rosa

Alcune fonti dinformazione hanno parlato oggi di Vincenzo Torrente, tecnico del Gubbio, come possibile erede di Delio Rossi sulla panchina del Palermo. Mediagol.it vi racconta una scheda che riassume.

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Alcune fonti dinformazione hanno parlato oggi di Vincenzo Torrente, tecnico del Gubbio, come possibile erede di Delio Rossi sulla panchina del Palermo. Mediagol.it vi racconta una scheda che riassume le fasi salienti della sua carriera e i suoi tratti distintivi da allenatore. Del Vincenzo Torrente giocatore si ricorderanno in molti, soprattutto dalle parti di Genova, 15 infatti sono state le stagioni che il difensore non altissimo ma rapido nellanticipo, ha passato tra le fila del Grifone. Cresciuto nelle giovanili della Nocerina era arrivato in Liguria nel 1985 e vi è rimasto fino al 2000 quando prima di appendere le scarpe al chiodo ha disputato unultima annata da calciatore allAlessandria. Ma quella piemontese è stata solo una piccola parentesi, perché nel 2002 è tornato subito al Genoa da allenatore degli allievi nazionali. Ha allenato anche la Primavera nel 2004-05, la Berretti nel 2005-06, ancora la Primavera nel 2007 (con cui trionfa al Viareggio) e ancora gli allievi nazionali, fino al 2009 quando è stato ingaggiato dal Gubbio, la sua prima volta da allenatore di una prima squadra. Lavventura al Gubbio è stata contraddistinta fin da subito da successi e soddisfazioni importanti. Grazie al bel gioco la squadra conquista la fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia durante il pre campionato e dopo un avvio non brillantissimo comincia a fare punti anche in Lega Pro Seconda Divisione e si qualifica in extremis ai play off. Elimina in semifinale il Fano e in finale liquida agevolmente il San Marino con un doppio 2-0 conquistando la storica promozione degli eugubini nella Prima Divisione della Lega Pro. Ma non era ancora finita, perché il giocattolo guidato da Torrente in Prima Divisione da spettacolo e con un girone di ritorno spettacolare riesce a guadagnare un margine di una decina di punti sulla seconda e ad ipotecare la promozione diretta in Serie B. Il gioco del Gubbio di Torrente è certamente molto offensivo, schiera quasi sempre il 4-3-3, anche se in qualche occasione ha messo in campo anche un più rischioso 3-4-3. Il punto di forza della squadra è stato in questi anni il forte centrocampo, capace di occupare bene gli spazi, ma anche un attacco rapido e fantasioso che, spesso senza una punta di stazza, riesce a fare malissimo alle difese avversarie. Piuttosto convincente è anche la tenuta difensiva, il Gubbio ha la miglior difesa del campionato nonostante giochi con tre punte, segno di una compattezza che in Italia può fare la differenza a tutti i livelli.