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Palermo: talentuoso argentino prestato al Gangi

Di Calogero Fazio.

Mediagol8

Di Calogero Fazio

Guillermo Busceni, trequartista in erba classe ‘93, ha una storia davvero particolare alle spalle: rifiutato in Argentina, accolto a braccia aperte a Palermo. Nato a Cordoba e figlio di genitori di origini italiane, dopo una lunga trafila nel settore giovanile del Talleres, è stato sul punto di firmare il suo primo contratto da professionista proprio con i biancoblu, ma qualcosa è andato storto e chi gli aveva fatto tante promesse lo ha improvvisamente e inspiegabilmente scaricato. “Le notti piangevo e mi domandavo perché avessi fatto tanti sacrifici per nulla – racconta il giovane Guillermo ai colleghi argentini di Dia a Dia -. Però, con la stessa rabbia con la quale mi addormentavo, il giorno dopo mi alzavo e andavo a correre. Un mese più tardi ho ricevuto la chiamata di una persona, non posso dire il nome, la quale mi chiese di incontrarla insieme al mio rappresentante al ‘Patio Olmos’. Ma dato che non ho un rappresentate mi sono fatto accompagnare dai miei genitori. Questo signore mi ha detto che mi seguiva già da qualche tempo e che mi stava facendo una proposta per portarmi in Italia a giocare”.

Probabilmente la classe di questo giocatore, che in patria chiamano Pato e che nelle movenze pare ricordi il “Pocho” Lavezzi, alla fitta rete di osservatori del Palermo non è sfuggita. “Era come se stessimo vivendo un sogno. Proferisco non dire nulla sui dirigenti del Talleres, alla fine ci hanno fatto un favore. Quelli del Palermo si sono comportati davvero molto bene con noi”. Racconta mamma Soraya, che ricorda le lacrime di Guillermo sul punto di lasciare l’Argentina e mettersi in volo per Palermo: “Perché devo andare via da Talleres se è nella mia città che io voglio giocare? Continuava a ripetere singhiozzando mio figlio. Ma qui non lo hanno voluto!”.

Invece, il tecnico Navalon, che lo ha allenato fino a pochi mesi fa, lo descrive così: “Da mezzapunta dà il meglio di sé, è un ragazzo molto tecnico e professionale. Con tantissima voglia di imparare e di migliorarsi. È stato scartato dal Talleres, hanno detto che non faceva al caso loro. Ha capacità e velocità ed è anche un ragazzo molto responsabile. Non avevo dubbi che un giorno sarebbe arrivato il suo momento. Non mi sorprende che ora sia in Italia”.

Ma Busceni ricorda le prime settimane di ambientamento in Italia e i tanti problemi legati alla mancanza di un passaporto comunitario. E così, dal Palermo lo hanno dirottato in prestito al Gangi (squadra siciliana che milita nel Girone C del Campionato Regionale di 2ª Categoria). “È successo tutto molto rapidamente. Quando sono arrivato al club mi hanno visto e mi hanno detto che ero uguale al ‘Pocho’ Lavezzi – ha rivelato il giovane Busceni -. Mi è costato molto adattarmi alla nuova tipologia di allenamento. I primi due mesi sono stati un inferno. Non potevo neanche giocare ufficialmente perché mi mancava la documentazione necessaria. Adesso ho ottenuto la cittadinanza italiana”.

A Palermo Busceni ha visto da lontano gli allenamenti del corregionale Paulo Dybala e della prima squadra rosanero, ricchissima di argentini, e non ha ancora avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con nessuno, ma il futuro sembra ‘rosa’ per il ragazzo. “Quando sarà terminato il periodo di prestito tornerò a Palermo e mi aggregherò alla prima squadra per il ritiro precampionato. Un giorno potrei addirittura giocare nell'Italia? Per quanto riguarda la scelta della Nazionale mi piacerebbe aspettare un po’ prima di decidere. Il mio sogno è giocare per il mio Paese, al di là del fatto che in Argentina non ho avuto molte opportunità”. Ha concluso Guillermo.