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PALERMO-BARI: Le pagelle di Mediagol

voti di Francesco Graffagnini PALERMO RUBINHO 6+ Non può nulla sul tap-in di Allegretti che porta in vantaggio il Bari al 3’: in precedenza aveva toccato e mandato sul palo la.

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voti di Francesco Graffagnini PALERMO RUBINHO 6+ Non può nulla sul tap-in di Allegretti che porta in vantaggio il Bari al 3’: in precedenza aveva toccato e mandato sul palo la prepotente conclusione di Alvarez. Rispetto alle ultime apparizioni, mostra evidenti miglioramenti nell’arco del match: al 47’ blocca con sicurezza una conclusione di sinistro di Donati da fuori area, al 72’, invece, si esibisce in un volo plastico ed efficace che evita l’immeritato 2-0 di Ranocchia. Infine a pochi minuti dal termine non si intende inizialmente con Bovo, che gli passa la palla dietro di testa e per poco non provoca un’autorete. IN CRESCITA CASSANI 6 Macchia parzialmente la sua prova a causa della mancata chiusura su Allegretti in occasione dell’1-0 a freddo: il palo di Alvarez stupisce un po’ tutti, ma probabilmente sarebbe servita un po’ più di reattività sull’incursione del giocatore pugliese alla prima marcatura in serie A. Cassani ha però il merito di spingere di più in avanti rispetto alle ultime gare, anche se risulta poco preciso in alcuni disimpegni probabilmente a causa del campo allagato: su tutti il pallone perso e “regalato” a Meggiorini al 23’ sull’out sinistro, il lato opposto rispetto a dove opera di consueto. RIFLESSIVO KJAER 6 Qualche passo indietro per il giovane danese, rientrato dopo le due gare della sua Nazionale contro Portogallo ed Albania: il centrale difensivo a causa delle cattive condizioni del campo è stilisticamente non eccelso in molti rinvii e in alcuni appoggi. Si porta spesso in avanti alla ricerca del risolutore colpo di testa valido per il meritato pareggio: al 35’ riesce però solo a sfiorare la palla, su una precisa punizione di Miccoli. Finisce in crescendo, garantendo sicurezza e tranquillità alla retroguardia rosanero durante i veloci capovolgimenti di fronte degli ospiti. APPANNATO BOVO 5,5 Appare poco convinto nel contrastare Alvarez in occasione della conclusione che poi porterà al vantaggio dei pugliesi. Si ripete inoltre al 62’ quando viene anticipato da Meggiorini che insidia la porta rosanero con una scivolata che attraversa tutta l’area di rigore dei padroni di casa. Come Kjaer, in virtù del suo potente sinistro, cerca la rete personale in attacco, senza gloria. Viene ammonito all’83’ per un fallo che frena una ripartenza in contropiede dello stesso attaccante biancorosso. Successivamente salta con il gomito alto su Rivas, rischiando il secondo cartellino giallo. POCO REATTIVO BALZARETTI 7 A conti fatti risulta essere l’ “anima” del Palermo: corona la sua prova positiva con il cross dalla sinistra da cui nasce il pareggio di Budan al 90’. Nei primi 45 minuti di gioco riesce con le buone e con le cattive a frenare lo sgusciante Alvarez, esibendosi in un grande recupero in velocità al 34’. Beneficia della sostituzione del diretto avversario al 10’ della ripresa: con l’ingresso di Rivas può, infatti, premere maggiormente l’acceleratore sull’out mancino come non aveva potuto fare in pieno fino ad allora. Encomiabile la sua immensa generosità, unica macchia l’ammonizione rimediata per proteste al 71’. TRENO NOCERINO 6,5 Comincia titubante, soffrendo il campo pesante: in seguito fa valere la sua proverbiale grinta e si rende utile sia in alcuni recuperi sia in fase di impostazione, agisce prevalentemente nel centro-destra, cercando di dare vivacità alla manovra offensiva. Bella la conclusione in spaccata con cui impegna Gillet al 24’. E’ in definitiva uno dei più positivi dei suoi, anche grazie ad alcuni inserimenti effettuati con i giusti tempi e alla protezione della palla in alcuni frangenti delicati del match. GUERRIERO BLASI 6+ Buona la prima per l’ex centrocampista del Napoli appena arrivato in rosanero: anche lui, come Nocerino, si segnala soprattutto per la caparbietà con cui cerca di spezzare il gioco degli avversari diretti. L’eccessiva esuberanza, però, gli vale il cartellino giallo sul finire del primo tempo (fallo su S. Masiello). Colpisce per la personalità con cui nei primissimi minuti di gioco sradica palla a centrocampo e tenta la conclusione. Considerando che non giocava da parecchio una gara da titolare, un debutto decisamente positivo, impreziosito dagli applausi del “Barbera” al momento della sostituzione con Simplicio. MASTINO BRESCIANO 5,5 La sua centesima prestazione con la maglia del Palermo è caratterizzata da una prova non proprio esaltante: per la prima volta nella gestione Zenga non ricopre il compito di mediano, affidato a Blasi, può così agire qualche metro più avanti, posizionandosi nel centro-sinistra. Si vede però poco ed è protagonista solamente di alcuni sporadici spunti, soprattutto nella parte iniziale della seconda frazione di gioco. A parziale scusante la gara giocata pochi giorni fa, in Corea, dall’altra parte del globo. INSUFFICIENTE PASTORE 6,5 E’ decisamente “croce e delizia” della sua squadra: i dribbling con cui salta i giocatori del Bari sono decisamente pregevoli, però tiene palla troppo a lungo e di conseguenze parecchie volte non serve i compagni in una posizione migliore rispetto alla sua. Il suo continuo intestardirsi va avanti di pari passo con le grandi giocate con cui si libera degli avversari, saltati un paio di volte anche in tunnel. Questo crea qualche malumore all’interno della compagine di Ventura. Ranocchia lo rimbrotta in maniera decisa per una presunta simulazione ai limiti dell’area, Romeo lo ammonisce per lo stesso motivo e nella stessa zona di campo al 52’. Spreca clamorosamente il gol del pareggio al 14’: solo al centro dell’area dà origine a un colpo di testa in tuffo che finisce lontano dallo specchio della porta difesa da Gillet. GIOCOLIERE CAVANI 5,5 Come a Firenze risulta essere poco altruista e poco lucido in alcuni momenti clou della gara: al 49’, per esempio, sbaglia malamente un cross da posizione defilata, facendo infuriare Bresciano, libero a centro area ed in ottima posizione per effettuare un tap-in. Al 4’ confeziona un colpo di tacco per Pastore che però non arriva sulla palla, al 68’ De Vezze devia in area con una mano un suo cross dalla destra: lato del campo dove viene schierato da Zenga in seguito all’ingresso di Budan. Anche lui ha come parziale scusante gli impegni sostenuti con la sua Nazionale nell’ultima settimana. EGOISTA MICCOLI 6+ Non incide con un gol nel suo personale derby contro il Bari: risente infatti parecchio di un campo in cui non può sfruttare al meglio la sua classe. Quando nel secondo tempo il terreno di gioco è meno allagato comincia a prendere per mano la squadra, sgusciando da tutte le parti nell’area barese. Vive però di spunti, come quello stupendo con cui si incunea in area e scarica alto da buona posizione al minuto 86. In più occasioni è invece la prontezza di riflessi di Gillet a negargli la soddisfazione della rete. VIVO BUDAN 7,5 (entrato al posto di Bresciano) Al 90’ “risorge” definitivamente mettendo da parte un calvario, fatto di molteplici infortuni ed infinita sfortuna: la rete con cui regala il giusto pareggio ai padroni di casa è un capolavoro di caparbietà, forza ed opportunismo. Una ricompensa idonea per tutti i sacrifici affrontati negli ultimi mesi: il croato ne è a conoscenza e scoppia persino in lacrime. Inoltre, anche nove minuti prima Budan si era già reso pericoloso con un tiro di sinistro finito di poco a lato: in definitiva la prima rivincita nei confronti di coloro che non erano soddisfatti in pieno della sua permanenza alla corte di Walter Zenga. GOLEADOR SIMPLICIO 6 (entrato al posto di Blasi) Partecipa a partire dal 31’ della ripresa alla ricerca del pari rosanero: non tocca moltissimi palloni, ma riesce ugualmente a sfornare un “lancio al bacio” che libera Cavani. L’uruguaiano mette poi al centro, ma Succi manda di poco a lato. PRECISO SUCCI 6 (entrato al posto di Pastore) Rileva Pastore ad un quarto d’ora dalla fine e per poco, come detto, non riesce ad alimentare per l’ennesima volta la sua fama di bomber decisivo anche in pochi minuti. SFORTUNATO All. Zenga 6,5 Difficile affrontare una gara in salita come quella di oggi, incanalata in binari difficili da una rete arrivata già al 3’ e dal campo ai limiti della praticabilità. Quasi ad avverare le sue profezie sulla preparazione delle partite: più volte, infatti, il tecnico ha parlato di un sala stampa di match che si possono preparare all’infinito, ma che vengono subito sconvolti magari da un gol a “bruciapelo”, come quello odierno. Ha il merito di dare fiducia e puntare su Pastore, nonostante l’eccessivo egoismo dell’argentino e di togliere Blasi che stava facendo bene, ma che poteva prendere il secondo giallo dallarbitro Romeo. Rischia il tutto per tutto negli ultimi minuti, con l’inserimento della terza e della quarta punta, rispettivamente Budan e Succi. Il primo gli dà ragione rompendo l’incantesimo di una gara che sembrava segnata a favore del Bari. DECISO BARI Gillet 7; A. Masiello 6, Ranocchia 6,5, Bonucci 6, S.Masiello 6; Alvarez 6+ (10 st Rivas 6), Donati 6,5 Gazzi 6, Allegretti 6,5 (21 st De Vezze 5,5); Meggiorini 6, Kutuzov 5 (30 st Langella S.V.). Arbitro: Romeo 5,5 Rovina una prova che sarebbe stata sufficiente a causa di un errore clamoroso: nega, infatti, un rigore netto per un mani in area di De Vezze su cross di Cavani, al 68’. Nel primo tempo dubbio anche un contatto in area in cui è coinvolto Pastore. Giuste alcune ammonizioni rifilate ai rosanero: Balzaretti eccede nelle proteste, Pastore simula non toccato da Ranocchia. Infine non giudica al meglio alcune situazioni: non fischia dei falli a favore del Palermo per alcuni interventi fallosi soprattutto su Miccoli.