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MERCATO: la scheda di Morten Gamst Pedersen

Di Mariano Calò Morten Gamst Pedersen è unala sinistra che gioca ormai da molti anni nel Blackburn. Cresciuto nel Norild, squadra giovanile norvegese, nel 2000 ha compiuto il grande.

Mediagol8

Di Mariano Calò Morten Gamst Pedersen è unala sinistra che gioca ormai da molti anni nel Blackburn. Cresciuto nel Norild, squadra giovanile norvegese, nel 2000 ha compiuto il grande passo nel professionismo esordendo nel Tromsø: era il 16 aprile quando scese in campo contro il Bryne sostituendo il compagno Gudmundsson. Già in quella prima stagione d’esordio il giovane Pedersen si guadagnò 10 presenze impreziosendole con 3 reti. Fece ancora meglio l’anno successivo, segnando 5 gol in 26 partite, che non bastarono a salvare la squadra dalla retrocessione. La risalita in Tippeligaen fu immediata e sfolgorante: Pedersen mi se a segno 18 gol in 23 partite, e cominciò a segnare anche in Coppa, con 3 reti in 3 partite. L’anno successivo mise a segno 12 gol in 31 partite tra campionato e coppe, l’anno dopo solo 21 presenze e 10 gol perché il Blackburn nel bel mezzo della stagione Norvegese decide di acquistarlo per 2,5 milioni di sterline, una cifra record per le casse del Tromsø. E’ l’estate 2004 e per Pedersen cominciò l’avventura in Premier. A soli 23 anni Pedersen non si fece intimorire dalla nuova realtà: esordì nella Premier League il 28 agosto, schierato titolare nel pareggio per uno a uno contro il Manchester United disputando un’ottima prestazione e fornendo lassist per la rete del compagno Dickov. Il cambio di allenatore al Blackburn, che passò da Souness a Hughes, inizialmente non gli giovò. Il norvegese perse il posto e cominciò ad avere spazio soltanto nelle coppe, dove per altro mise a segno 4 reti in 8 partite. In campionato trovò spazio da gennaio in poi, finendo la stagione col bottino di 4 gol e 3 assist in 19 partite. Lannata successiva fu decisamente migliore, con 9 gol e 6 assist in campionato che lo fecero affermare come uno dei migliori centrocampisti offensivi della Premier. Col passare degli anni Pedersen è diventato un giocatore di sicura affidabilità e adesso che è nel pieno della sua maturità sarebbe certamente in grado di affrontare unesperienza in Italia. Possiede buona velocità, un discreto dribbling, grande capacità di tiro ed è anche un ottimo uomo assist. In Inghilterra si è rivelato anche un gran colpitore di testa, alto 1,80 dispone di grande tempo di inserimento e di una spiccata capacità di elevazione. E’ senza dubbio uno dei giocatori più completi nel panorama degli uomini d’attacco della Premier, sebbene il suo nome non finisca spesso sulle prime pagine dei tabloid. La permanenza al Blackburn gli ha forse negato le soddisfazioni e i risultati che in carriera avrebbe anche potuto ottenere, ma a 30 anni ancora da compiere Pedersen può ancora sperare di fare il salto in una grande. Nel corso di questa stagione ha messo a segno 25 presenze, 3 reti e 4 assist in Premier League e 6 presenze, 2 reti e 2 assist nelle coppe, cifre che confermano ancora una volta la sua qualità e la costanza di rendimento. Le notizie che vogliono il Palermo interessato al giocatore per rinforzare il pacchetto offensivo vanno prese con le pinze. Strapparlo agli inglesi sarà un’impresa. Pedersen è considerato un punto di riferimento, una vera bandiera del Blackburn. Per una squadra come il Palermo che non ha obiettivi di alta classifica è difficile attrarre un giocatore del genere che per anni è stato in corsa per un approdo allo United e nella scorsa stagione sembrava destinato al Liverpool. Se non è partito per questi grandi club sembra altamente improbabile che possa andar via per rimettersi completamente in gioco in un campionato completamente diverso come quello italiano. Senza considerare che per un norvegese che vive in Inghilterra in Sicilia non si respira di certo aria di casa. Più probabile che tra un paio d’anni Pedersen decida di tornarsene in Norvegia per chiudere la carriera nel suo Tromsø. Sarebbe il degno finale di una carriera vissuta con due sole maglie addosso, oltre a quella della nazionale con cui ha giocato 71 partite e segnato 16 reti.