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Lugnan:”Catania migliora sempre,rosa pericolanti”

Tra i giocatori che hanno vestito sia la maglia del Palermo che quella del Catania c'è anche Luca Lugnan, che pur non avendo mai saggiato l'aria della massima serie ha comunque disputato.

Mediagol8

Tra i giocatori che hanno vestito sia la maglia del Palermo che quella del Catania c'è anche Luca Lugnan, che pur non avendo mai saggiato l'aria della massima serie ha comunque disputato diversi derby. “Palermo e Catania si affronteranno con stati d’animo diversi – ha dichiarato Lugnan a Itasportpress – I rosanero giocheranno in casa e potrebbero essere aiutati dalla spinta del proprio pubblico. Dall’altra parte però troveranno un Catania tranquillo che sa cosa significa giocarsi un derby e soprattutto come giocarsi la partita. Il Catania, ha una struttura organizzativa di altissimo livello e ormai si è piazzato in una fascia medio-alta di classifica dimostrando di poter mettere in difficoltà chiunque. Parliamo di una delle più belle realtà del calcio italiano. Per gli anni avvenire il Catania è destinato a migliorare ulteriormente sia a livello societario che come squadra. Il Palermo invece non vive un momento calcisticamente felice. Ad inizio stagione nessuno avrebbe pensato ad una squadra messa così male. I continui cambi di allenatore e le partenze di alcuni giocatori hanno fatto sì che oggi il Palermo si trovi in una posizione di classifica pericolante. Per qualunque tecnico diventa difficile lavorare in una situazione poco tranquilla e naturalmente anche i tifosi ne risentono allontanandosi dalla squadra. Tuttavia i rosanero hanno i mezzi per risollevarsi. Bisogna dare tempo a Gasperini perché in rosa ha giovani interessanti che possono far divertire la gente e far tornare l’entusiasmo in città. Derby con Catania e Palermo ne ho giocati tanti. E’ una partita da tripla, aperta a qualsiasi risultato. Spero di vedere una bella gara, giocata con ardore da entrambe le squadre. Mi auguro soprattutto di vedere uno stadio pieno perché nell’ultimo periodo, forse a causa delle televisioni, sia a Catania che a Palermo va poca gente allo stadio”.