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LO MONACO: “ECCO COSA SUCCEDE A RIOS”

"Cosa succede a Rios? Io dico una cosa: per esperienza tutti i sudamericani, nessuno escluso, hanno bisogno di 6/7 mesi di ambientazione. È un problema di alimentazione, di abitudini e anche.

Mediagol8

"Cosa succede a Rios? Io dico una cosa: per esperienza tutti i sudamericani, nessuno escluso, hanno bisogno di 6/7 mesi di ambientazione. È un problema di alimentazione, di abitudini e anche di abitudini calcistiche,modo di essere e allenamenti. Diciamo che in questo momento siamo nella fase di assuefazione al nostro campionato. Però fa il titolare nella sua Nazionale che è arrivata terza ai mondiali. Di conseguenza ci dobbiamo aspettare un apporto più sostanzioso da lui, fermo restando che in quel ruolo Barreto sta facendo benissimo, Kurtic è un giocatore interessante e Viola va verificato. Le alternative per il tecnico ci sono e sta a lui mettere in campo la squadra più giusta". Lo ha detto Pietro Lo Monaco intervistato da RadioRadio Palermo. Il dirigente dei rosanero ha parlato anche dello stato d'animo del pubblico, deluso da questo momento così negativo. "Io comprendo lo stato d’animo della nostra tifoseria - ha ammesso Lo Monaco - alla luce del fatto che il Palermo da 10 anni a questa parte non si è mai trovato così prepotentemente invischiato nella lotta per non retrocedere. Il palcoscenico è delicato e fatto di nervi saldi e il tutto è fatto di episodi che bisogna sfruttare durante la partita e la settimana. Io capisco lo stato d’animo della gente ma dei problemi bisogna occuparsene. Oggi c’è questa situazione e ci siamo detti che il Palermo deve rimboccarsi le maniche e venirne fuori, ma dobbiamo farlo tutti insieme. Io faccio appello a quello che è l’amore della gente verso la propria squadra. Vi dico che l’entusiasmo che avevano cominciato ad avere nelle ultime partite non devono metterlo da parte. Quando c’è bisogno bisogna stringersi attorno alla squadra e dimostrare ancora di più fino all’ultimo il loro apporto prezioso per l’ottenimento della salvezza. Mi aspetto da parte loro il solito entusiasmo e da parte nostra capitalizzare al meglio le situazioni che ci si presenteranno. Chiunque scenderà in campo - e sottolineo chiunque - deve capire che questo genere di campionato lo vinci se la domenica scendi in campo con il coltello in mezzo ai denti, diversamente rischi seriamente. Noi dobbiamo cercare di fare questo a tutte le domeniche a prescindere da chi scende in campo".