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LIVORNO-PALERMO: Le pagelle di Mediagol

voti di Francesco Graffagnini PALERMO RUBINHO 6+ L’estremo difensore brasiliano torna in campo da titolare, a causa dell’influenza che ha colpito Sirigu, che contro la Lazio e la.

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voti di Francesco Graffagnini PALERMO RUBINHO 6+ L’estremo difensore brasiliano torna in campo da titolare, a causa dell’influenza che ha colpito Sirigu, che contro la Lazio e la Juventus lo aveva sostituito al meglio: già a inizio gara appare sicuro e si disimpegna bene su un retropassaggio di Migliaccio, poco dopo, invece, manda malamente in fallo laterale un altro passaggio indietro. Durante l’incontro è protagonista di due grandi parate su Pulzetti: la prima arriva al 20’, quando respinge di piede un colpo di testa dell’esterno labronico su cross di Pieri; l’altra invece si verifica al 72’ grazie ad un respinta in tuffo su una sua conclusione da lontano. Per il resto non appare molto sicuro in un paio di uscite, soprattutto al 67’ quando sbaglia completamente il tempo su una palla alta, ma Lucarelli non ne approfitta. Tutto sommato, quindi, un rientro con più lati positivi che negativi. REATTIVO CASSANI 6,5 La vivacità con cui si proietta in avanti negli ultimi minuti dell’incontro è una delle chiavi della vittoria rosanero: è suo infatti l’assist da cui arriva la rete decisiva di Balzaretti all’80’. Nella ripresa, infatti, il terzino destro del Palermo, che deve anche tener d’occhio lo sgusciante Candreva, si spinge molte volte in avanti, a differenza della prima frazione di gara, durante la quale si era limitato a presidiare il suo out di competenza, in cui transitavano Pieri e Tavano, quando l’attaccante toscano si allargava. In particolare al minuto numero 11 Cassani era intervenuto prontamente al centro dell’area, sbloccando una situazione intricata, mentre al 27’ aveva fermato bene Lucarelli in scivolata. Da segnalare anche un pregevole tunnel a Bergvold a pochi minuti dalla fine del match con cui impreziosisce ulteriormente la sua centesima presenza in rosa e in serie A. VELOCE BALZARETTI 7 Zenga lo ripropone sulla linea dei centrocampisti, qualche metro più avanti rispetto alla sua consueta collocazione come terzino sinistro: lui comincia spingendo molto e arrivando parecchie volte al cross, da quella parte, però, imperversa Pulzetti che dà qualche grattacapo di troppo alla difesa rosanero. Balzaretti, quindi, arretra la sua posizione e aiuta Migliaccio, terzo difensore che opera nel centro-sinistra, dimostrando la solita generosità, che lo porterà alla prima rete in rosanero all’80’. In questa occasione il suo inserimento è perfetto e corona finalmente i tanti sacrifici in copertura e in fase offensiva e le molteplici prestazioni convincenti, a cui ha abituato tutti da quanto è approdato nel capoluogo siciliano. MATCH-WINNER BOVO 6 Mantiene bene la posizione al centro della difesa ospite, senza sbavature e senza particolari sussulti. Sulla sua strada trova spesso Lucarelli, ma l’attaccante toscano non sembra in giornata di grazia e, quindi, riesce a contenerlo bene, palesando sicurezza e sfruttando la sua esperienza in alcune situazioni. Al 72’ devia una conclusione di Pulzetti, poi respinta da Rubinho. SUFFICIENTE KJAER 6+ Nel primo tempo ingaggia una bella lotta con Tavano, un avversario poco incisivo, ma abbastanza veloce. Il giovane danese riesce a bloccarlo, vincendo quasi sempre i contrasti diretti: solo al 38’ l’ex giocatore della Roma gli sfugge, ma l’azione si conclude senza alcun esito. Nella ripresa il centrale rosanero cresce ancora di più e si lascia alle spalle alcuni piccoli errori : si porta anche in avanti alla ricerca del gol ed esce spesso palla al piede dalla sua area. Purtroppo, però, viene ammonito al 76’ a causa di un fallo di mano e dovrà, quindi, saltare il prossimo match contro l’Udinese. SICURO MIGLIACCIO 6+ Nel primo tempo si fa valere per le puntualità delle sue chiusure e per la consueta sicurezza con cui si disimpegna ancora una volta nel ruolo di difensore. In particolare colpisce la forza e la grinta con cui contrasta gli avversari. Al 21’, inoltre, si concede addirittura una respinta di tacco a centro area. Nella ripresa, però, va in difficoltà in un paio di circostanze contro Lucarelli, che sfrutta il suo fisico in alcuni palloni alti e che salta il numero 8 rosanero, in una delle proiezioni offensive di cui si rende protagonista. In definitiva una buona prova, con qualche incertezza. DECISO BRESCIANO 5,5 Dopo essere tornato “bionico” contro la Juventus, compie un passo indietro e diventa nuovamente “normale” all’ “Armando Picchi”. Non riesce a dare una mano ai compagni ad arginare Pulzetti nel primo tempo e, inoltre, non si vede praticamente mai in avanti. Come Migliaccio si fa notare per un colpo ad effetto: un tacco al volo quando il cronometro segna il minuto 62. A parziale scusante dell’australiano, apparso oggi poco lucido, possono essere menzionati i problemi fisici accusati negli ultimi giorni, che gli hanno precluso pure la convocazione per una gara con la sua Nazionale. APPANNATO SIMPLICIO 6 Come altri suoi compagni anche il brasiliano era chiamato alla difficile riconferma dopo la splendida prova contro la Juventus: Simplicio, però, ancora una volta dimostra di essere un giocatore meno brillante lontano dal “Barbera”. Si limita ad alcuni numeri, sempre piacevoli da vedere, al 16’ in mezzo al campo e al 36’ ai limiti dell’area di rigore labronica. A queste giocate, però, non abbina un efficace supporto in termini di sviluppo della manovra della sua squadra. Infine, rende positiva la sua prova, grazie al passaggio per Miccoli (che viene però deviato), in occasione del primo gol. GIOCOLIERE PASTORE 5 Non incide mai sul match contro il Livorno, un po’ come era successo a Parma: l’impressione è che l’argentino si trovi più a suo agio negli impegni casalinghi, quando il Palermo deve fare la gara, piuttosto che in trasferta quando i rosa sono chiamati innanzitutto a frenare il gioco degli avversari e, in seguito, ad organizzare le ripartenze. Perde, infatti, troppi contrasti e di conseguenza regala troppi palloni ai padroni di casa. Un solo lampo al 31’, quando scappa via a due livornesi in dribbling sul centro-sinistra. Zenga nell’intervallo decide di sostituirlo con Nocerino. FRENATO MICCOLI 7 Nel primo tempo cerca di dare brio al gioco offensivo palermitano, ma non viene supportato a dovere da Cavani. Al 25’ si libera splendidamente ai limiti dell’area, ma poi chiude troppo la conclusione di sinistro, ignorando l’uruguaiano in ottima posizione. Nel secondo tempo dimostra che può essere ugualmente decisivo anche quando potrebbe apparire poco ispirato: al 56’ firma il pareggio grazie a un preciso colpo sotto che fa andare la palla, alle spalle di De Lucia e all’80’ ispira anche la rete del 2-1 con un millimetrico invito a Cassani che poi mette al centro per Balzaretti. In pratica è ancora una volta il vero valore aggiunto di questa squadra, che bissa la vittoria contro la Juventus, grazie al contributo determinante del suo elemento più rappresentativo. DECISIVO CAVANI 5 Risulta un lontano parente del centravanti a tutto campo ammirato contro la Juventus: l’impressione è che patisca un po’ di stanchezza dopo il viaggio transoceanico che ha dovuto affrontare per rispondere alla chiamata della sua nazionale, l’Uruguay. Non trova mai la conclusione e compie qualche errore evitabile, come un mancato stop al 57’ su un passaggio nato da una grande intuizione di Miccoli sulla trequarti. Appare, infine, nervoso e si fa anche ammonire per un fallo su De Lucia al 58’, poco prima di lasciare il campo per la sostituzione con Succi. OPACO NOCERINO 6 (entrato al posto di Pastore) Fa il suo ingresso in campo al posto di Pastore nel secondo tempo per garantire una maggiore geometria e più quadratura al centrocampo rosanero. Anche se è stato protagonista di prove più esaltanti, anche a Livorno cerca di fare del suo meglio, attraverso la consueta grinta in fase di interdizione. Qualche piccolo errore nel controllo della palla e un colpo di tacco sbagliato, vicino alla linea della fascia sinistra, ad inizio ripresa. UTILE SUCCI 6- (entrato al posto di Cavani) Anche lui cerca di sfruttare lo spazio concessogli da Zenga, ma non è artefice di giocate decisive. Sfrutta il suo fisico in alcuni contrasti aerei, ma è da sottolineare soprattutto un suo errore in contropiede al 65’, dopo un rinvio sbagliato da De Lucia: in quell’occasione serve male Simplicio, già pronto a calciare nella porta lasciata sguarnita dal portiere del Livorno. IMPRECISO BERTOLO S.V. (entrato al posto di Simplicio) Gioca una decina minuti e tocca pochi palloni. Partecipa alla difesa del vantaggio, arrivato a pochi minuti dal termine della gara. INGIUDICABILE All.Zenga 6,5 Ripropone il 3-4-1-2 con cui si era reso artefice di un vero e proprio capolavoro tattico nell’ultimo turno contro la Juventus: nel primo tempo la difesa regge e ha qualche difficoltà solo nella fascia sinistra a causa delle proiezioni in avanti di Pulzetti, cosicché Balzaretti è costretto ad arretrare la sua posizione e a limitare il suo apporto in avanti. A centrocampo, però, sembrano mancare grinta e idee. Nella ripresa indovina i cambi, mandando in campo Nocerino al posto di un Pastore in ombra, puntando su Succi per Cavani, eccessivamente nervoso e poco incisivo e, infine, riproponendo di nuovo Bertolo. Dà, quindi, spazio ad alcuni elementi utilizzati meno rispetto agli altri e viene pure premiato dal risultato. LIVORNO De Lucia 5,5, Perticone 6-, Rivas 6 (44 pt Candreva 6+), Pulzetti 6+ (37 st Cellerino s.v.); Bergvold 6-, Tavano 5,5 (1 st Danilevicius 6.5), Miglionico 5,5, Moro 5,5, Pieri 6-, Raimondi 6, Lucarelli 5 All.Russo 6- Arbitro: Tagliavento 6,5 La direzione del fischietto di Terni è decisamente convincente: Tagliavento, infatti, è sempre puntuale nel farsi trovare nel vivo dell’azione, a poca distanza dalla palla, e indovina tutte le decisioni più importanti. I gol di Danilevicius e Miccoli sembrano regolari per una questione di centimetri e il contatto tra Lucarelli e Kjaer alla fine dell’incontro non appare degno della concessione del rigore. In definitiva un solo, piccolo neo: l’ammonizione per proteste al centravanti livornese arriva solo nel recupero, mentre il giallo sarebbe potuto arrivare prima a causa delle sue eccessive scenate.