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LE PAGELLE DI MEDIAGOL.IT PALERMO-JUVE STABIA 3-0

Di Fabrizio Anselmo Che Beppe Iachini fosse l’allenatore giusto lo sapevano tutti, pure il presidente Zamparini che avrebbe dovuto puntare su di lui prima di scommettere su Gattuso senza avere.

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Di Fabrizio Anselmo Che Beppe Iachini fosse l’allenatore giusto lo sapevano tutti, pure il presidente Zamparini che avrebbe dovuto puntare su di lui prima di scommettere su Gattuso senza avere un poker d’assi nella rosa del Palermo. Il Palermo vince e fa un passetto in avanti dal punto di vista del gioco. Migliore in campo Verre, perché alla prima da titolare dimostra personalità e intelligenza tattica, mentre il peggiore è Barreto che ancora non riesce ad essere il trascinatore della squadra e commette errori grossolani che un giocatore con la sua esperienza non dovrebbe commettere. SORRENTINO 6 impegnato pochissimo, tiene alta la concentrazione per 90’ minuti dirigendo con personalità la difesa. Probabilmente poteva fare qualcosa in più sull’azione del gol annullato ma per il resto poche sbavature. MORGANELLA 6 ara la fascia in lungo ed in largo ma spesso i suoi traversoni finiscono tra le braccia di Calderoni. La sua prestazione è favorita della pochezza della Juve Stabia. ANDELKOVIC 6,5 inspiegabilmente messo da parte per un disastroso Terzi, dimostra di potere essere il titolare insieme a Munoz. In partita salva un pallone facendosi trovare in traiettoria a portiere battuto e compie interventi precisi e puntuali. Promosso. TERZI 6 poche le azioni in cui deve mettere le toppe, appare più sicuro delle precedenti uscite dove riusciva a creare pericoli lì dove non ce n’erano. DAPRELÀ 6 solidità difensiva e spinta intelligente, l’esterno rosanero sta crescendo dal punto di vista fisico. Con la sua corsa è in grado di creare la superiorità numerica sull’asse sinistro, adesso deve riuscire a trovare continuità. Quando i rosa passano ad una difesa a tre, dimostra di trovarsi a proprio agio sovrapponendosi con Pisano. Prezioso. BOLZONI 6 svaria su tutto il centrocampo e dà solidità e compattezza al centrocampo in fase di rottura. In fase di impostazione cerca Verre e Di Gennaro che provano a mettere ordine. BARRETO 5,5 il capitano rosanero agisce come vertice basso del centrocampo ma a volte eccede di impulsività commettendo inutili falli a ridosso dell’area che avrebbero potuto compromettere la partita. Da uno come lui ci si aspetta molto di più, anche in fase realizzativa. VERRE 6,5 il mister ne conosce le caratteristiche avendolo allenato a Siena e lo posiziona prima come esterno sulla sinstra di centrocampo e poi, quando il Palermo passa con il 3-4-1-2 lo lascia agire dietro le due punte. Come trequartista crea scompiglio agendo tra le linee, dialoga in maniera disinvolta con i compagni ed innesca più volte Hernandez (da un suo assist nasce il fallo da rigore su Hernandez). Benvenuto in rosanero. TROIANIELLO S.V. entra all’85’ al posto di Verre e gioca come trequartista mostrandosi a proprio agio in questa posizone. DI GENNARO 6 a volte eccessivamente innamorato del pallone, i rosa hanno bisogno di lui e della sua qualità per abbattere i fortini avversari. In partita sbaglia tanto ma ha il merito di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, come nel caso del gol. PISANO S.V. entra al 67’ per uno stremato Di Gennaro, prova a mettersi a disposizione della squadra correndo su tutto il fronte sinistro ma tocca pochissimi palloni. DYBALA 5,5 se non avesse il compito di fare gol, probabilmente potrebbe essere il migliore in campo, purtroppo però essendo un attaccante, oltre a correre dovrebbe riuscire anche a gonfiare la rete. Troppi gli errori sotto porta. LAFFERTY 6,5 oltre al gol, tante buone giocate ma soprattutto la voglia di mettersi a servizio della squadra. Anche oggi meglio a partita in corso che da titolare. HERNANDEZ 6 chi segna ha sempre ragione ma Abel potrebbe fare molto di più. In partita duetta con i compagni e prova più volte a fare gol scontrandosi con la bravura del portiere, con la sfortuna ma anche con gli errori individuali che ne compromettono la prestazione e di conseguenza la valutazione. IACHINI 6,5 il mister di sicuro non ha la bacchetta magica e non può risolvere i problemi strutturali di una rosa costruita male, ma mette in campo la propria esperienza cercando di non fare gravare totalmente sul centrocampo il peso dell’impostazione che passa dagli esterni per poi raggiungere direttamente i tre davanti. La contromossa del 3-4-1-2 consente ai rosa di essere più coperti facendo densità al centrocampo. Fare paragoni non è mai elegante, ma l’esperienza di un "vecchio volpone" come Iachini è fondamentale in una Serie B così lunga e difficile. Peccato non averci pensato prima.