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IL SOGNO SCUDETTO DEL NAPOLI CROLLA AL BARBERA: IL PALERMO E’ TORNATO A VOLARE

Di Fabio Corrao Non fosse stato per quegli assurdi minuti di recupero che hanno consentito al Cesena di pareggiare una partita che il Palermo aveva già vinto, il ritorno di Delio Rossi sulla.

Mediagol8

Di Fabio Corrao Non fosse stato per quegli assurdi minuti di recupero che hanno consentito al Cesena di pareggiare una partita che il Palermo aveva già vinto, il ritorno di Delio Rossi sulla “sua” panchina sarebbe da incorniciare come un vero e proprio trionfo con il meglio ancora di là da venire. Dopo essere andati in missione corsara a Roma e aver fatto tremare il Milan in Coppa imponendogli un pareggio perfino avaro, i rosanero oggi hanno matato la squadra del Matador. In sette giorni il Palermo non solo si è ritrovato, ma ci ha preso gusto e ha ricominciato a correre, ha nelle gambe e negli occhi il piglio della squadra che si è scrollata di dosso con fastidio le difficoltà, che non ci sta più a prendere schiaffi e che è tornata consapevole, finalmente, della propria forza. Forza che sta nell'unione di intenti di tecnico e calciatori, che una sola cosa sanno fare davvero bene: giocare al calcio. Questo Palermo è una squadra votata al gioco, non riuscirà mai a lucrare sul risultato. Tutte le volte che lo ha fatto è inesorabilmente scivolata, e anche male, offrendo il lato peggiore di sé. E' una squadra che deve tenere il pallino del gioco, che deve assediare gli avversari e volare sull'entusiasmo che questo atteggiamento genera di conseguenza. Oggi, contro i partenopei, dopo aver subito gol dopo un solo minuto, il Palermo “invernale” sarebbe probabilmente crollato, si sarebbe seduto sconsolato. Invece a primavera è risbocciato il Palermo vero, che spinto dal suo pubblico ha assaltato i secondi in classifica che hanno lasciato al Barbera ogni ambizione tricolore. Questo per dire al mondo intero che se certe cose fossero andate in altro modo oggi potrebbero esserci i rosanero lì, in cima, a stazionare dove l'aria è rarefatta. E' vero che la campagna acquisti è fatta, legittimamente, dalla società, che deve guardare a mille aspetti oltre che a quello meramente tecnico, ma ci sentiamo di dire che questo è il Palermo di Delio Rossi, quello del campo, quello che ama divertirsi e far divertire, che ha scritto e sta continuando a scrivere una storia speciale fatta di calcio bailado e cuore, di delusioni cocenti, amare sconfitte ma tante, tantissime scintillanti vittorie. Fossimo nei panni del presidente, metteremmo davanti al tecnico un contratto in bianco, dicendogli semplicemente: “Il passato è passato, costruiamo insieme il futuro”.