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IL PALERMO RITROVA IL SORRISO CON UN GOL PER TEMPO E UNA BUONA PROVA I ROSANERO REGOLANO IL LECCE. ROSA A TRE PUNTI DALLA VETTA

di Fabio Corrao Il Palermo ritorna a casa e ritrova il sorriso, dopo due settimane a dir poco complicate, dopo la netta sconfitta di Milano e quella immeritata dellOlimpico. Si pensava in fondo un.

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di Fabio Corrao Il Palermo ritorna a casa e ritrova il sorriso, dopo due settimane a dir poco complicate, dopo la netta sconfitta di Milano e quella immeritata dellOlimpico. Si pensava in fondo un po tutti ad un Lecce vittima sacrificale designata, ma anche i salentini avevano rabbie e rimpianti da mettere in campo dopo il rocambolesco tracollo contro il Milan. Ma i rosanero, anche se a tratti con qualche sofferenza, hanno controllato molto bene la gara, ispirati da un ritrovato Ilicic, e semmai hanno avuto il torto di non chiudere molto prima i conti, prestandosi al ritorno di un avversario a dir la verità modesto, ma disperato. Mangia ha presentato in partenza lo stesso modulo utilizzato a Roma, con qualche cambio di uomini: come nel secondo tempo contro i giallorossi, al fianco di Silvestre si è piazzato Mauro Cetto, con Migliaccio tornato in mediana assieme a Barreto ed Acquah, con Ilicic alle spalle di Pinilla ed Hernandez. Il Palermo crea subito diverse palle gol, ha delle fiammate di gran calcio palla a terra, ma non riesce a dare la necessaria feroce continuità alla manovra offensiva, fino al rigore trasformato dallattaccante cileno. Nella ripresa i primi venti minuti sono stati un lungo brivido eccessivo; si è avuta la sensazione che con lingresso di Zahavi la squadra abbia sofferto più del dovuto la formula dei due trequartisti alle spalle di Hernandez, tanto che con lingresso di Miccoli e di Bacinovic (molto positivo) i rosanero sono tornati padroni del campo, hanno raddoppiato, sfiorato un paio di volte il terzo gol e non hanno più sofferto in difesa, grazie ad una coppia centrale argentina che sembra garantire una buona dose di affidabilità. Era fondamentale vincere questa gara e il compito è stato portato a termine con discreta autorevolezza. Il match contro i salentini, a livello tattico, ha suggerito che il 4-3-1-2 è molto ben assorbito dalla squadra, che si trova a suo pieno agio con questo modo di stare in campo. E da quanto si è visto, sia a Roma che contro il Lecce, sembra questo il solco sul quale si dovrà continuare ad operare. La voglia, la cattiveria e lincisività che hanno caratterizzato la prova dei due sloveni è sicuramente una delle note più liete della tiepida serata del Barbera. I due, protagonisti indiscussi nella scorsa stagione, sono stati al centro di mille polemiche, di campo e non. Se proseguiranno nellinterpretare le partite con lo spirito che li ha animati contro i pugliesi, potranno nuovamente tornare al centro delluniverso rosanero.