"Essere allInter Primavera per me era come essere in una prigione. Ero triste e sentivo addirittura delle voci, avevo perso la cognizione del tempo. Per farla finita decisi di tagliarmi le vene. La cosa che più mi fece pensare al suicidio fu quando alcuni calciatori furoni scoperti a fumare della marijuana e la società decise che tutti dovevano essere puniti, anche chi come me non aveva fatto assolutamente nulla. Per due mesi non potevamo uscire di casa o uscire a comprare qualcosa. Era surreale e in quel momento realizzai che la mia depressione stava prendendo corpo ma soprattutto mi sembrava di stare in prigione". Lo ha dichiarato Martin Bengtsson, ex calciatore della Primavera dellInter nella stagione 2006/07. Lo svedese, oggi ventiseienne, ha parlato nel corso di unintervista rilasciata alla popolare BBC. La tv inglese ha intervistato Bengtsson in seguito alle pesanti accuse mosse dallo svedese nei confronti della società nerazzura tramite lautobiografia: "In the shadow of the San Siro" (Allombra di San Siro). Il libro è certamente destinato a far parlare di sé.
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Bengtsson: “ALLINTER VOLEVO SUICIDARMI”
"Essere allInter Primavera per me era come essere in una prigione. Ero triste e sentivo addirittura delle voci, avevo perso la cognizione del tempo. Per farla finita decisi di tagliarmi le vene. La.
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