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ANDREINI: “Il Palermo è senza dubbio la Juventus della Serie B. Avevo scoperto Belotti. Ecco in cosa deve migliorare Lazaar”

Di Calogero Fazio.

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Di Calogero Fazio

Alla vigilia della sfida che si terrà domani pomeriggio allo stadio “Franco Ossola” di Varese fra i biancorossi e i rosanero, il direttore generale del settore giovanile della società lombarda, Alessandro Andreini, in un’intervista esclusiva rilasciata a Palermonews.it, ha offerto un’ampia panoramica su molteplici argomenti: ha esternato le sue impressioni sulla sfida di domani, ha speso qualche parola sulla stagione dei biancorossi, sul valore mostrato fin qui dai rosanero primi in classifica nel torneo cadetto, e detto la sua sui giovani Lazaar e Belotti.

Quali aspettative ha il Varese per la partita contro il Palermo, vista la qualità della squadra rosanero e il buon momento dei biancorossi?

“Innanzitutto speriamo di continuare la striscia positiva. Speriamo vivamente di continuarla. Mi auguro che sarà una bella partita. Incontriamo una squadra forte che non appartiene sicuramente alla categoria. Noi dobbiamo affrontarla con la giusta mentalità, ma questo non sarà un problema per la squadra. Però anche noi veniamo da un buon momento, particolarmente positivo: nella ultime due partite abbiamo raccolto quattro punti, quindi potremmo giocarcela sperando di ottenere un risultato positivo”.

Qual è l’obiettivo del Varese per questa stagione? Il campionato dei biancorossi è stato contrassegnato da alcuni avvicendamenti in panchina e quindi da una situazione poco stabile per la gestione dei giocatori.

“L’obiettivo è sempre stato la salvezza. Ci sono stati degli avvicendamenti. Prima con l’esonero di Sottili e poi, dopo un periodo sotto la guida di Gautieri, c’è stato l’esonero di Gautieri e il ritorno di Sottili. È un percorso che è stato purtroppo altalenante. Visti anche i cambi di guida tecnica e la situazione generale, abbiamo attraversato una situazione un po’ difficile. Però grazie al ritorno di Sottili stiamo riprendendo quella strada e quella mentalità giusta per raggiungere l’obiettivo della salvezza”.

È stato detto in varie sedi che il Palermo di quest’anno è paragonabile ad una sorta di “Juventus della Serie B”. Lei cosa ne pensa?

“Sono d’accordissimo. Visto anche l’andamento in campionato e i punti di distacco dalla seconda in classifica che sono tantissimi: penso che il Palermo si possa tranquillamente definire ‘la Juventus della Serie B’. Ma non solo per la classifica, anche per l’organico che ha rispetto a tutte le altre squadre. È nettamente un organico superiore”

A distanza di due anni, il Varese incrocia nuovamente Beppe Iachini, che quando era alla giuda della Sampdoria privò la compagine biancorossa della gioia di una promozione in Serie A, sconfiggendola nella finale dei play-off del campionato cadetto 2011-2012. Per lei, rincontrarlo in questa occasione, rappresenta un’opportunità di rivincita?

“Non vorrei parlare di rivincite, ma dobbiamo cercare di fare un risultato importante per continuare quel percorso che ci deve portare alla salvezza. È ovvio che il rammarico per quell’anno lì c’è ed è tanto. C’è rammarico anche per come è avvenuta e per gli episodi arbitrali, per tutte queste ragioni ci rimane l’amaro in bocca. Però quell’anno ormai è passato e adesso dobbiamo pensare a questo e ad affrontare il Palermo in modo da portare a casa un risultato positivo”.

Cosa ne pensa di Laazar, giocatore talentuoso che il Palermo ha acquistato dal Varese nello scorso mercato di gennaio? Assicurarselo è stato un buon affare per il Palermo?

“Laazar lo conosco bene perché l’anno in cui abbiamo vinto il campionato dalla C2 alla C1, il mio ultimo anno da professionista, lui già si allenava con la prima squadra. Parliamo del 2008-09. Ha qualità sopra la media e questo è innegabile. Il Palermo ci ha visto benissimo operando l’acquisto del giocatore. Per il ruolo che ricopre e per le caratteristiche che ha, io sono convinto che si tratta sicuramente di un giocatore da massima serie. Dovrà migliorare sotto tanti aspetti perché è comunque un classe ’92, però le potenzialità per diventare un giocatore di livello ci sono tutte.”

Il terzino fluidificante di origini marocchine è un calciatore dalle indubbie potenzialità e con buone prospettive di crescita. Secondo lei in cosa può migliorare?

“Ci siamo allenati tante volte insieme. Io avevo 35 anni e lui era un ragazzino. Secondo me lui è stato sempre un giocatore molto votato alla fase offensiva: un esterno alto e offensivo più che difensivo. Poi nella Primavera è stato utilizzato come esterno basso. Se deve migliorare in qualcosa, quel qualcosa è la fase difensiva”.

Chi è il giocatore del Palermo che l’ha impressionata maggiormente, finora?

“Dire un giocatore in particolare, in base alla squadra che ha il Palermo, sarebbe riduttivo. Ce ne sono parecchi. Ma se proprio devo dire uno, Hernandez lì davanti è un giocatore fondamentale. So che è infortunato. Però secondo me è un giocatore di grande spessore”.

Anche Andrea Belotti ha mostrato ottime potenzialità nel campionato in corso. Qual è la sua opinione in merito al giovane attaccante del Palermo?

“Belotti dovrebbe giocare in Serie A. La B per lui è riduttiva. Quando sono arrivato a Varese, il primo anno, facevo il responsabile scouting e ho segnalato il giocatore alla mia società. Però, logicamente, per i parametri che aveva Belotti e che richiedeva l’Albinoleffe, parliamo di parametri importanti, non abbiamo potuto mandare in porto l’operazione. Però già tre anni fa si intravedevano le sue qualità. Per questo avevo segnalato il ragazzo al Varese. Però il Varese era sicuramente in svantaggio rispetto ad altre società e alla fine il Palermo ha prevalso su tutte. Anche lui è un ragazzo di grandissima prospettiva e di grandissimo livello”.