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Guidolin svela: “Ho detto no a De Laurentiis e al Napoli. Io CT della Nazionale? Mi piacerebbe…”

Guidolin svela: “Ho detto no a De Laurentiis e al Napoli. Io CT della Nazionale? Mi piacerebbe…”

Le parole del tecnico ex Palermo e Udinese: "De Laurentiis mi ha fatto una bella corte, elegante e continua. Era proprio convinto..."

Mediagol7

"Se avessi detto di sì al Napoli, Benitez non sarebbe arrivato".

Lo ha detto Francesco Guidolin. Il tecnico ex Palermo, Udinese e Swansea ha rilasciato una lunga intervista a 'Il Mattino'. Diversi sono stati i temi trattati dal coach originario di Castelfranco Veneto: dalla lotta scudetto che vede attualmente protagoniste Napoli e Juventus, alla possibilità di allenare un giorno la Nazionale italiana.

IL RETROSCENA -"De Laurentiis mi ha fatto una bella corte, elegante e continua. Non è stato per poco tempo che ha pensato a me, era proprio convinto. Lo considero una persona squisita e capace. Ma ero certo che Udine era il contesto più adatto a me. L'ultimo no glielo ribadii poche ore prima della fine del campionato: e subito dopo andò a Londra per ingaggiare Benitez. Se gli avessi detto di sì l'allenatore spagnolo non sarebbe arrivato", ha svelato.

FUTURO IN NAZIONALE? -"Io ho fatto la mia scelta precisa e non certo perché la serie A mi ha dimenticato. Ma fuori è diverso: con lo Swansea, in Premier, di certo non sono mancate le pressioni perché quello è un torneo con interessi economici enormi, ma non c'è l'esasperazione esagerata che si respira da noi, non c'è la tensione continua del calcio italiano. Io ct in Italia? Vedo nomi più importanti di me nella lista dei candidati. Anche se mi piacerebbe far parte di questa lista... Ma in generale una nazionale, non la Nazionale, è una esperienza che farei assai volentieri".

LOTTA SCUDETTO -"Sembra di vedere un duello stile Barcellona-Real? Vero. E' questo che rende il nostro campionato finalmente avvincente, tra una squadra che ha dalla sua la forza di chi sa vincere in un modo o in un altro e un'altra che ha fame di vittorie perché lo scudetto manca da troppo tempo. La voglia di vincere del Napoli può essere determinante, così come l'attesa della città e dei tifosi possono dare una spinta in più. In questo testa a testa l'aspetto psicologico può essere fondamentale. Il Napoli è cresciuto nel suo progetto. La bellezza del suo gioco, unico. Quanti gol ha preso in trasferta? Credo pochi. E la testa bada ancor di più alla concretezza e questo spinge a commettere meno errori, e non compiere leggerezze. In uno stile che è quello di Sarri. Se il Napoli fa bene a sacrificare l'Europa League? Sicuro che Sarri vuole davvero rinunciare a cuor leggero alla coppa? Però sarebbe la cosa logica. Io penso che anche se non lo ha detto apertamente, giocatori e ambiente sono concentrati sul campionato: è un atteggiamento forse inconscio ma la priorità deve essere quella. Per un periodo il gioco veniva prima del risultato, ma adesso ho l'impressione che per Sarri sia diverso- Deve rifarsi perché ha iniziato tardi. E proprio non riesco a capire come uno con queste idee sia esploso solo adesso", ha concluso Guidolin.