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Milan-Inter, lite furibonda tra Kessie e Biglia: i due spiegano da cosa è stata scaturita

Milan-Inter, lite furibonda tra Kessie e Biglia: i due spiegano da cosa è stata scaturita

Il centrocampista dei rossoneri ha commentato la lite con il suo compagno di squadra

Mediagol52

Un derby di fuoco anche sulle panchine.

Il posticipo serale della ventottesima giornata di Serie A ha visto il Milan affrontare l'Inter, sfida fondamentale per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League: a trionfare sono stati i nerazzurri grazie alle reti di Matias Vecino, Stefan de Vrij e il calcio di rigore trasformato da Lautaro Martinez, che hanno vanificato i gol di Tiémoué Bakayoko e Mateo Musacchio.

La gara è stata però caratterizzata da un episodio avvenuto sulla panchina dei rossoneri: nel secondo tempo Franck Kessié è stato sostituito per far spazio ad Andrea Conti, entrato in campo per aumentare il potenziale offensivo della squadra. Il centrocampista ivoriano non ha preso bene però la scelta di Rino Gattuso, e poco dopo il cambio è stato inquadrato dalle telecamere mentre veniva trattenuto da alcuni suoi compagni di squadra (tra cui Ignazio Abate e Ricardo Rodriguez) e inveiva nei confronti di Lucas Biglia, che lo aveva rimproverato chiedendogli di rispettare le decisioni dell'allenatore.

I due calciatori si sono presentati ai microfono di Sky Sport per chiarire la situazione, ed il primo a prendere la parola è stato Kessié che ha giustificato così il suo comportamento: "C’era l’adrenalina della partita. Volevo vincere, sono uscito nervoso quando mi ha cambiato. Chiedo scusa a Lucas, ai tifosi, al mister e alla società".

Queste invece le dichiarazioni di Biglia, che ha parlato subito dopo: "Primo responsabile io, sono più grande di lui e dovevo capire il momento in cui è uscito. Sa perché gli ho detto certe cose. Abbiamo fatto una figuraccia, dispiace. Chiediamo scusa a tutti. Noi due ci siamo chiariti, abbiamo parlato. Non dovevamo farlo. Chiediamo scusa a società, tifosi e mister. Ci mettiamo la faccia, ci vergogniamo. Sono grande e devo essere più tranquillo".