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ROME, ITALY - JUNE 20: Luis Alberto of SS Lazio compete for the ball with Antonio Palumbo of Ternana during the friendly between SS Lazio and Ternana at the Formello center on June 20, 2020 in Rome, Italy. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)
Inizio di stagione positivo per la Ternana del tecnico Cristiano Lucarelli. Settimo posto in classifica per le fere, che dopo il sesto turno del torneo cadetto hanno conquistato fin qui dieci punti in graduatoria. Sul sorprendente avvio della compagine rossoverde si è espresso il capitano e centrocampista Antonio Palumbo, nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni di Gianlucadimarzio.com. Di seguito le dichiarazioni del calciatore classe 1996.
“Sai io vengo da Scampia, le cose non sono sempre state facili. Ho visto tanta gente sbagliare strade e perdersi. Devo dire grazie alla Ternana. No da parte del Napoli? Giocare per la squadra della propria città è il sogno di ogni bambino, ma io ero un ragazzino, non la presi come una tragedia. Non fosse stato per i miei genitori probabilmente avrei smesso. Dopo ogni partita piangevo perché volevo tornare a casa. Sono stati loro a darmi la spinta per restare e farmi valere. Gli dirò sempre grazie. Per me i momenti chiave sono due. Il primo è stato quando è nato mio figlio Filippo. Io avevo vent’anni e ho mi sono detto ‘ora diventi uomo per davvero, non sei più solo. Il secondo invece è l’esordio in Serie A con la Samp di Ranieri. Ma attenzione. La scena chiave per me non è essere entrato contro la Fiorentina, ma è stato scendere in campo tre giorni dopo con la Ternana contro la Casertana. Un bel salto all’indietro. Però mi ha dato quella spinta in più, credimi. Messaggio arrivato in pieno. Se fossi sceso in C con un’altra testa, sentendomi un campione probabilmente non sarei dove sono adesso”.
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