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Spal, Tacopina: “Serie A noiosa, i procuratori rovinano il calcio. Torneremo in B”

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Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Spal: “Non so se sia più difficile fare calcio in Italia o essere l’avvocato di Trump”.
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“Non so cosa sia più difficile tra lavorare nel calcio italiano e fare l’avvocato di Trump”. Lo ha detto Joe Tacopina, intervenuto in occasione della presentazione della 21esima edizione del premio Golden Boy organizzato da Tuttosport. “Quando sono arrivato, sono stato il primo americano nel calcio italiano e la gente pensava fossi matto. Mi chiedevano perché lo facessi, se non mi piacevano i soldi - ha proseguito il presidente della Spal, club retrocesso di recente in Lega Pro, come riportato da ‘TuttoMercatoWeb’ -. Adesso tante altre persone e fondi dal Nord America stanno entrando in questo movimento: il calcio italiano è l’asset più sottovalutato nell’industria dello sport. E credo che implementare il modello nordamericano possa aiutare. In Italia l’85 per cento dei proventi è legato ai diritti TV: è una cosa che deve cambiare per rendere il sistema sano e sostenibile”.

“Mi sembra che quest’anno siamo stati fregati diverse volte dagli arbitri. I motivi di frustrazione sono legati a vari temi, per esempio l’incoerenza con cui vengono gestite situazioni simili e date sanzioni diverse. Quando qualcuno viene punito poi magari tutto si smonta in appello. Un altro problema è l’enorme differenza tra i diritti TV fra Serie A e le categorie inferiori. Penso che la Serie A quest’anno sia stata molto noiosa, da un certo punto in poi tutti sapevano chi avrebbe vinto. Ricordo le ultime partite della scorsa stagione di Serie B: alla fine, in ogni partita ci si giocava qualcosa. Penso che introdurre i playoff scudetto possano aiutare. E poi parlo del calcio europeo: gli agenti rovinano il calcio. In Nord America, un agente rappresenta il professionista e non prende soldi anche dal club. Credo che si crei un conflitto di interessi, che in Italia gli agenti abbiano troppo potere. La Spal? Siamo pronti a ripartire. La vita è così: ci sono giorni belli e brutti. La cosa importante sono le persone nelle quali confidi per rialzarti. Per me quella dello scorso anno è stata la prima retrocessione da quando sono in Italia, ma non è detto che sia solo una brutta cosa. Certe situazioni ti permettono di ripulire e ripartire. Siamo retrocessi, ma torneremo in Serie B velocemente".

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