Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domani pomeriggio tra i suo ragazzi e il Pisa in programma al 'Penzo', valida per l'undicesima giornata del campionato di Serie B.
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Venezia, Vanoli: “Con la Reggiana ko che brucia. Pisa? Vietato sottovalutarli”
“Dal punto di vista infortunati bene perché posso portare Jajalo in panchina, è arrivato per lui il momento di soffrire un po’ con noi. Penso sia una persona importante per questo gruppo ed è giusto che ricominci a vivere un po’ i sentimenti del gruppo. E’ arrivato il momento giusto, sarà importante per lui e per noi. Domani incontriamo una squadra forte, ben organizzata, che gioca un buon calcio, con giocatori bravi a saltare l’uomo, vengono anche loro da una sconfitta e vorranno fare risultato. Penso che anche noi però saremo arrabbiati per il risultato maturato con la Reggiana. Joronen? No, non è ancora pronto”.
Sulle parole di ieri del presidente Niederauer: “Prima di tutto dico che è sempre bello vedere il presidente affianco alla squadra, vederlo agli allenamenti e stare vicino alla squadra è sempre bello e a volte mi dispiace che il mio inglese sia un po’ povero perché penso sia una persona che ha tanto da insegnarci. La sua presenza è un grande stimolo anche per la squadra, nella conferenza che ha fatto ha detto tutto, il futuro di ogni società passa da questo tipo di investimenti, abbiamo un presidente innamorato di questa squadra, vuole trovare investitori per migliorare questa squadra e quindi dobbiamo solo dirgli grazie e continuare a lavorare. Mi ha dato l’opportunità di continuare questo lavoro, sarà un progetto fatto passo dopo passo, quando non c’ero io in A si è voluto esagerare lato investimenti. Ora sappiamo qual è la nostra strada, abbiamo una casa, aspettiamo uno stadio che penso sarà la nuova casa dei nostri tifosi, nel frattempo guardiamo noi stessi e continuiamo a crescere. Quando ho rinnovato il contratto mi ha sempre spiegato il suo progetto futuro, per quello ho firmato, poi penso ci siano un ds e un dg che devono con il presidente tracciare un percorso. Io devo guardare il lato tecnico e volevo capire le garanzie dal punto di vista tecnico, poi queste sono cose di cui mi piace essere messo al corrente serenamente e che fanno pate di un percorso di ristrutturazione e di crescita. Quello che mi rende orgoglioso è l’essere riuscito a rimettere insieme società e tifosi, due componenti che non devono mai distaccarsi”.
Sui playoff: “Ho sempre detto che questa squadra qua deve migliorare quanto fatto l’anno scorso, quindi parlare di playoff è normale. Poi chiaramente nel calcio è bello sognare, pensiamo partita per partita e guardiamo a fine girone d’andata dove saremo. La partita contro la Reggiana è stata diversa dalle sconfitte dell’anno scorso, l’ho definita la partita delle distrazioni, noi dobbiamo essere bravi a lasciare fuori da Ca’ Venezia il resto, l’ho detto ai ragazzi, siamo stati distratti, dalla vittoria col Parma, le nazionali, la prestazione c’è stata, ma è mancata quella cattiveria che ti porta anche solo al pareggio. Una lezione che ci dobbiamo mettere in tasca per capire se vogliamo restare in alto in classifica, se vuoi restare in alto non puoi permetterti distrazioni dentro e fuori dal campo. Domani i tifosi saranno di nuovo tanti e ci aiuteranno. Da adesso in poi incontrerai tante squadre un po’ al tuo livello e lì dovremo essere bravi a tirare fuori quel qualcosa in più anche dal singolo”.
Su Pohjanpalo: “I giocatori importanti non hanno bisogno di nulla. Sappiamo benissimo che Joel, purtroppo non è questione fisica talvolta, ma mentale, è tornato dalla nazionale con una sconfitta pesante per la Finlandia. Quando sei in nazionale lo senti. Non c’è bisogno però di stimoli del tecnico, sa già benissimo come si reagisce a queste situazioni, sono veramente tranquillo. Se un giocatore sbaglia un rigore non mi preoccupo, mi è dispiaciuto perché comunque potevamo portare da noi l’episodio, più che altro dopo ci siamo un po’ innervositi, Zampano si è fatto espellere ingenuamente, Olivieri è subentrato un po’ nervoso. Dobbiamo essere più forti di quello che succede e saper lottare, sono lezioni diverse dall’anno scorso perché eravamo noi quelli col coltello fra i denti, ora dobbiamo fare le stesse cose imparando a stare in alto”.
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