"Non posso che ringraziare i tifosi, i dirigenti e quel meraviglioso gruppo di ragazzi". Lo ha detto Luciano Foschi, intervistato ai microfoni della "Gazzetta di Reggio". Il tecnico originario di Albano Laziale, alla luce di un avvio di campionato tutt'altro che brillante con zero vittorie conquistate, lo scorso 9 ottobre è stato sollevato dall'incarico dopo aver portato il Lecco in Serie B. "Una squadra che ho nel cuore, stampato sulla mia pelle e sono sincero: mi auguro che raggiungano la salvezza per non buttare via tutto quello che abbiamo fatto. Ne ho avuti altri di esoneri, ma questo è del tutto particolare e unico. A memoria non ricordo una cosa del genere: solitamente un esonero viene accompagnato da critiche, insulti, offese. Il mio è stato caratterizzato da manifestazioni d’affetto. I tifosi sono venuti, a mia insaputa, con striscioni e fumogeni fuori dal ristorante in cui stavo cenando con mia moglie. In città ho firmato autografi e fatto selfie. Perchè il Lecco è tornato in Serie B dopo 50 anni ed è per questo che mi auguro possa rimanerci. Abbiamo vinto andando oltre le nostre potenzialità e questo è stato ancora più esaltante".
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Serie B, Luciano Foschi: “Ora Parma e Palermo protagoniste, ma tra un mese…”
SULLA REGGIANA -"Sognavo di esserci per Reggiana-Lecco? É vero, non ce l’ho fatta. Guarderò però la partita da tifoso, avrei preferito essere in panchina ma la guarderò davanti alla tv. La mia simpatia sarà sempre per la Reggiana, ma ora il mio cuore è per il Lecco. Ci sono partite in cui la Reggiana mi ha dato l’impressione di essere una squadra forte, importante e che può puntare anche ai playoff. In altre circostanze ho visto una formazione che deve pensare solo alla salvezza. Va a momenti, ma quando riuscirà a capire qual è la sua dimensione, prendendo consapevolezza dei propri mezzi, avrà compiuto il salto di qualità. Ha cambiato tanto è vero, ma siamo a metà ottobre e c’è stato tempo per mettere assieme il gruppo. Adesso è arrivato il momento di mostrare la propria identità. Sfida col Venezia? Lagunari più attrezzati, ma non significa nulla perchè in questo campionato regna l’equilibrio, che può essere infranto da episodi o da giocate individuali. Non credo che per il Venezia sarà facile affrontare una Reggiana che ha qualità tecniche, forza fisica ed entusiasmo".
SERIE B - "E' un torneo che vive di momenti. Adesso Parma, Venezia e Palermo sono le protagoniste, ma tra un mese i valori e la classifica potrebbero sorridere a Cremonese e Catanzaro. C’è grande equilibrio tra tante squadre di valore, non a caso in questi ultimi anni fino all’ultima giornata non sai chi approda in Serie A e chi scende. La differenza la fanno quei giocatori di categoria superiore, soprattutto in attacco, anche se i bomber sono sempre gli stessi: Coda, Cutrone, Pohjanpalo. Ci sono giovani di talento, nazionali stranieri e tanti altri che potrebbero militare in Serie A. Pensavo, sbagliando, ci fosse meno differenza con la C, in realtà è visibile. É un campionato imprevedibile, dove non si può fare un pronostico e ogni partita è aperta a qualsiasi risultato. L’unica cosa che ho notato è che si cerca sempre di più di annullare l’avversario anzichè sviluppare una propria idea di gioco", ha concluso Foschi.
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