"Tutto passa dai giocatori. Quando scendi di categoria, perdi la fame necessaria per risalire subito". Lo ha detto Alfredo Aglietti, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Il tecnico originario di San Giovanni Valdarno è stato l’ultimo allenatore ad aver riportato in Serie A una squadra al primo anno dopo una retrocessione.
LE DICHIARAZIONI
Aglietti: “Serie B? Livello molto più alto. Ecco cosa serve per tornare in A”
"Bisogna capire che in questi anni il livello del campionato di Serie B si è alzato molto, quindi non si domina solo per il nome che si porta e quando arrivano le difficoltà il mondo ti crolla addosso. In campo gli avversari sono altamente competitivi e devi metterci la stessa rabbia e determinazione che ci mettono loro: se non sei mentalmente preparato non vai da nessuna parte. Invece l’ambiente conta fino a un certo punto, i tifosi fanno prima a resettare e a ripartire", ha proseguito Aglietti.
"Il Genoa ma anche il Cagliari dimostrano che i tifosi sono i primi a voltare pagina. I valori delle rose non si discutono, anche quelli del Venezia che ha un profilo internazionale di alto livello. Ma è fondamentale l’approccio alla categoria, perché in certi stadi devi triplicare gli sforzi per portare a casa un risultato e chi ha valori importanti deve mettersi sul piano di squadre magari di livello tecnico inferiore, ma con più fame agonistica. Chi riesce ad aumentare il livello di prestazione, andando oltre l’aspetto tecnico, riesce di sicuro a tornare in A. Perché in B l’aspetto tecnico non è prioritario rispetto ad altri, come l’intensità, la corsa, la compattezza e il sacrificio", le sue parole.
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