La Juventus sta attualmente attraversando un periodo molto complicato, caratterizzato non soltanto dai risultati conseguiti in Serie A, nettamente al di sotto delle aspettative dei tifosi e della dirigenza, ma anche dalle spinose vicissitudini al di fuori dal campo, con l'appendice giudiziaria che vede coinvolta la società bianconera nell'indagine su presunte plusvalenze fittizie.
L'INDAGINE
Juventus, J.Elkann sul caos plusvalenze: “Collaboriamo con i pm, affare CR7…”
Il punto sull'indagine relativa alle presunte plusvalenze fittizie in casa Juventus e le dichiarazioni rilasciate da John Elkann
La Procura di Torino ha aperto un'inchiesta il 27 novembre ma il fascicolo presentato alla FIGC, secondo quanto raccolto dalla Gazzetta dello Sport, sarebbe già arrivato proprio lo scorso ottobre ed è relativo allo scambio sostanziale dei cartellini di Miralem Pjanic ed Arthur proprio tra Juventus e Barcellona. I due centrocampisti si sono di fatto scambiati la casacca la scorsa estate nello stesso periodo ma i due club protagonisti hanno deciso di non ufficializzare i passaggi dei due calciatori come effettivo scambio tra le due società, bensì come operazioni singole e indipendenti. Mentre il regista bosniaco è stato ceduto al club catalano per una cifra pari a 60 milioni di euro, l'interno brasiliano è approdato al club bianconero facendo arrivare alle casse del Barcellona ben 72 milioni di euro.
Il problema della veridicità plusvalenze nel mondo del calcio consiste però nella soggettività della valutazione di un giocatore. Ciò significa che se un calciatore possiede un determinato valore di mercato, noto come costo del cartellino, esso può comunque aumentare in base alla stima effettuata dalla società disposta a comprarlo. Sono proprio queste le difficoltà di gestione dell'inchiesta da parte della giustizia sportiva che deve capire come modulare adeguatamente l'entità delle sanzioni: limitarsi ad una multa al club oppure ricorrere a pene più severe.
Oltre alle operazioni di Pjanic e di Arthur, la Juventus, oggetto di indagine da parte degli inquirenti anche lo scambio Cancelo-Danilo con il Manchester City, la cessione del cartellino di Audero alla Sampdoria, unitamente ad una serie di trasferimenti di giovani calciatori. Dall''affare con il Genoa, che aveva ceduto ai bianconeri Rovella per 18 milioni, vedendosi ricambiato con i cartellini di Portanova (10 mln) e Petrelli (8 mln). L'ingaggio dal Barcellona di Alejandro Marques Mendez, attaccante spagnolo ventenne ora in prestito al club spagnolo Cd Mirandés, per 8,2 milioni di euro, in cambio del centrocampista brasiliano 23enne Matheus Pereira valutato 8 milioni di euro.
A tal proposito si è espresso John Elkann, amministratore delegato di Exor, holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli, che ha lasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti in occasione dell'Investor Day: "Sulle indagini in corso, la Juventus collabora con i pm e confida di poter far luce. Per quanto ci riguarda come Exor, sono fiducioso nell’operato della magistratura. La Juventus ha un nuovo cda, un nuovo ad e un nuovo ds così come un nuovo allenatore - ha detto Elkann -. Stanno affrontando, loro con il presidente e il vicepresidente, un momento di difficoltà come ne capitano, e sono convinto che il futuro della Juventus sarà importante come la sua storia. È una grande società e c’è la volontà che resti tale. Il trasferimento di Ronaldo è stato un momento importante per la storia del club e nient'altro da aggiungere. Si viene a creare, tuttavia, un contesto in cui si ha più difficoltà a giocare e ad attirare più pubblico”.
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