Quando parlare e quando stare in silenzio, al Palermo devono ancora capire certe dinamiche. Oggi per esempio, Zamparini ha voluto attaccare pubblicamente un collega giornalista che ha criticato latteggiamento del presidente dopo Inter-Palermo. In una gara come quella di San Siro, dove i rosanero hanno buttato al vento con ingenuità una partita praticamente vinta, Zamparini se lè presa ancora una volta con larbitro, con la "solita tiritera" in una delle poche gare arbitrate in modo equilibrato questanno, invece di fare il mea culpa per non aver dato in tempo al povero Delio Rossi un vice-Miccoli. Insomma, la strategia del Palermo sembra chiara: per non affrontare le polemiche sul calciomercato se ne crea unaltra per distrarre i tifosi (che per fortuna hanno la giusta intelligenza per capire anche queste piccole cose). "Quando stare in silenzio" è in casi come questo, appunto, evitando inutili uscite a vuoto contro la stampa locale di Palermo (anche se in questo caso il giornalista palermitano ha scritto per Tuttosport) che è la prima a difendere il club e a dare quel risalto mediatico che non viene concesso a livello nazionale. "Quando parlare", invece, è in occasioni come quella di ieri, al calciomercato, per spiegare le scelte di certi acquisti (e mancati affari). Alla fine del mercato però, a Milano nessun dirigente rosanero ha voluto incontrare i numerosi giornalisti palermitani dribblando così domande scomode ed evitando di metterci la faccia. Per questo pensiamo che al posto di scrivere questo comunicato sarebbe stato più opportuno, per esempio, spiegare ai tifosi perché Amauri è andato al Parma e non è tornato a Palermo.
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POLEMICA SCACCIA POLEMICA Zamparini attacca giornalista al posto di spiegare il calciomercato
Quando parlare e quando stare in silenzio, al Palermo devono ancora capire certe dinamiche. Oggi per esempio, Zamparini ha voluto attaccare pubblicamente un collega giornalista che ha criticato.
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