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Roma-Real Sociedad, Mourinho: “Ottima squadra. Dybala? Sente l’amore della tifoseria”

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Le dichiarazioni del tecnico della Roma

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La Roma di José Mourinho prepara gli ottavi di finale di Europa League in cui sarà impegnata contro il Real Sociedad. I giallorossi tornano, dunque, in campo dopo il successo ottenuto contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Dopo aver eliminato il Salisburgo Abraham e compagni puntano a confermarsi contro la formazione spagnola guidata da Alguacil. Alla viglia del match in programma giovedì alle ore 18.45, Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per presentare il suggestivo impegno europeo. Tra le tante tematiche affrontate, lo Special One si è soffermato sull'evoluzione di Paulo Dybala. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

REAL SOCIEDAD- "Sono un’ottima squadra. Onestamente difficile trovare punti deboli, Alguacil è un bravissimo allenatore. Non è facile fargli gol, poi ci sono giocatori tecnicamente bravi. Essere quarti in Liga dietro tre giganti è tanta roba. E’ veramente un squadra di qualità, non siamo stati fortunati nel sorteggio, ma quando sei in un’Eurppa League di super qualità come questa è sempre difficile. Ma loro ci guarderanno con lo stesso rispetto che avremo noi”.

ABRAHAM- "Per me c’è solo un Abraham che mi interessa ed è quello che fa il giocatore di squadra e che era in panchina nell’ultima partita e festeggiava il gol nella curva. Sembrava che avesse segnato lui. Capisco che possa fare più gol, ma l’importante è il contributo che dà alla squadra e i 15 minuti che ha giocato con la Juve ha fatto bene. Anche Belotti sta bene. Se non hanno giocato bene a Cremona è perché la squadra non ha giocato bene. Contro la Juve tutti e due hanno fatto un grande lavoro per la squadra. E’ una settimana unica nella sua vita per Abraham quella passata perché è nato suo figlio. Per me è sufficiente che i miei attaccanti lavorino bene per la squadra”.

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DYBALA- "Il merito che sta così bene è di Paulo, dei suoi compagni e dello staff. Ha trovato un gruppo empatico e sente l’amore della tifoseria. Io lo aiuto solo dal punto di vista fisico. Si sente importante perché è importante per noi. Non è un Paulo rinato, ma rinnovato nelle motivazioni. Merita tutto questo affetto”.