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Sabatini: “Zamparini top, Roma? Avevo preso Allegri. Ritorno in giallorosso…”

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Le parole dell'ex dirigente rosanero Walter Sabatini che ha fatto un affresco delle sue migliori esperienze lavorative nel corso della sua brillante carriera

Dirigente dotato di competenze trasversali e di una sensibilità calcistica sopraffina, capace di subodorare e captare il gene del talento prima e meglio di tanti omologhi ed illustri colleghi. Walter Sabatini ha scritto a Palermo alcune della pagine più belle del suo brillante percorso manageriale, riuscendo a costituire con Delio Rossi un binomio tecnico-dirigenziale in grado di condurre il club di Maurizio Zamparini ad un'inezia dalla qualificazione ai preliminari  di Champions League nella stagione 2009-2010 ed a giocarsi la conquista della Coppa Italia nel maggio del 2011 contro l'Inter di Leonardo. Il manager umbro, ex Lazio, Roma, Inter e Bologna, tra le altre, è intervenuto nel corso del format Speciale Calciomercato in onda sulle frequenze di Radio Rai.

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Sabatini ha analizzato i migliori presidenti con cui ha avuto modo di interfacciarsi nella sua lunga carriera da dirigente, raccontato come sia stato a un passo dal portare Max Allegri sulla panchina dei giallorossi e ha infine dato un parere sull'attuale gestione capitolina che si è affidata alle sapienti mani di Josè Mourinho e Tiago Pinto per cercare di uscire da un periodo turbolento.

Nella sua lunga carriera da dirigente il nativo di Marsciano ha stretto rapporti con diversi presidenti, tra questi sicuramente occupa le prime posizioni l'avventura con Maurizio Zamparini ai tempi di Palermo. "Avete deciso di mettermi all'angolo. Sono stati tutti presidenti potenti. Zhang ho avuto moto di riscontrare quanto sia potente. In Cina era un semidio. Zamparini un presidente incredibile. Con lui ballavi sempre il tip tap. Era un grande intenditore di calcio. Lotito è il miglior presidente in assoluto. Lotito era presidente quando la Lazio era alle soglie del tribunale. Da lì con le sue intuizioni e il suo coraggio ha combattuto battaglia che ha portato la Lazio a una dimensione europea. Quell'anno arrivammo in Champions con una serie di prestiti. Su Pallotta sorvolo ma mi ha dato la Roma. La Roma è una grande cose e me l'ha dato lui. Apprezzo il fatto che lui mi stimi".

Come dirigente della Roma il dirigente umbro ha scritto importanti pagine personali, dando fiducia ad allenatori che fino a quel momento non avevano avuto esperienze particolarmente fortunate. Sabatini ha ammesso che aveva praticamente raggiunto l'accordo con Massimiliano Allegri per portarlo in giallorosso, ma l'affare saltò ai dettagli: "Allegri alla Roma? Quando stava uscendo dal Milan lo avevamo preso, poi non so cosa è successo e non è venuto. Ma nel calcio non mancano gli allenatori". 

Sabatini dopo aver chiuso i rapporti col Bologna e aver combattuto strenuamente il Covid non è ancora riuscito a trovare una piazza che gli abbia nuovamente dato una nuova possibilità, la piazza Roma sarebbe graditissima dall'ex direttore sportivo rosanero: "Se tornerei alla Roma? Domanda retorica. Ci tornerei, ma nessuno pensa di farmi tornare. E non c’è mai stato un riavvicinamento nei miei confronti, perché ormai il calcio sceglie i dirigenti con gli algoritmi. Ci devo convivere, ma non voglio essere codificato e vittima di un algoritmo".